In geofisica, il terremoto, detto anche sisma o scossa tellurica, è una vibrazione o assestamento della crosta terrestre, provocato dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. In queste ore la terra continua a tremare in Italia e precisamente nel Lazio. L’evento sismico si è verificato in provincia di Frosinone e ha fatto preoccupare moltissimo gli abitanti del luogo: vediamo nel dettaglio sia l’epicentro che la magnitudo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Terremoto in Italia: c’è molta preoccupazione
Terremoto oggi in provincia di Frosinone di magnitudo 3.2, epicentro a Posta Fibreno. Il sindaco: “C’è molta preoccupazione, scossa sentita in maniera chiara”. La scossa di terremoto è stata avvertita in maniera nitida alle 12.27. Secondo i dati dell’istituto nazionale di geofisica e Vulcanologia l’intensità della scossa è di 3.2 gradi della scala Richter. L’epicentro è nel territorio del comune di Posta Fibreno, in direzione Campoli Appennino nella Valle di Comino. Al momento non si lamentano danni o feriti, ai centralini dei vigili del fuoco sono arrivate diverse chiamate ma solo per segnalare l’episodio. (Continua a leggere dopo la foto)
La Scala Richter e la Scala Mercalli
Con l’attribuzione di un valore sulla scala Richter, si esprime una misura della cosiddetta magnitudo, ovvero una stima dell’energia sprigionata da un terremoto nel punto della frattura della crosta terrestre, cioè all’ipocentro, secondo i criteri indicati dal geofisico statunitense Charles Richter. Nella definizione data da Richter, la magnitudo di qualsiasi terremoto è data dal logaritmo in base dieci del massimo spostamento della traccia rispetto allo zero, espresso in micrometri, in un sismografo a torsione di Wood-Anderson calibrato in maniera standard, se l’evento si fosse verificato a una distanza epicentrale di 100 km. La scala Mercalli è una scala di valutazione dell’intensità di un terremoto eseguita osservando i danni che esso produce sulle persone, cose e manufatti. Questa valutazione non richiede l’utilizzo di strumenti di misurazione e per la sua caratteristica descrittiva può essere applicata anche alla classificazione di terremoti avvenuti in tempi storici, di cui sia rimasta una descrizione scritta. I valori di questa scala sono scritti con numeri romani e vanno da I a XII.
Mentre la scala Mercalli valuta l’intensità del sisma basandosi sui danni generati dal terremoto e su valutazioni soggettive, la magnitudo Richter tende a quantificare l’energia sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale. La magnitudo Richter è stata definita per non dipendere dalle tecniche costruttive in uso nella regione colpita. La scala di intensità Mercalli classifica solamente gli effetti degli effetti di un terremoto, danni o risentimento da parte delle persone, dal valore minimo di I grado fino alla distruzione totale di XII grado. La scala Richter invece misura la magnitudo locale, ottenuta dall’ampiezza massima delle oscillazioni registrate da un sismometro standard, il Woods-Anderson. La scala Richter risulta inefficace per magnitudo superiore a 9 gradi perché emettono frequenze più basse rispetto a 0,8 Hz.