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Sinner ringrazia, Alcaraz lo sfida e Vagnozzi fa una promessa per il 2026

Jannik Sinner saluta l’anno con il titolo delle Atp Finals di Torino e un sorriso che sintetizza bene una stagione straordinaria: 2 titoli Slam (fra cui Wimbledon), 4 finali Slam disputate, un titolo 1000, due 500 e le ATP Finals: il tutto saltando tre mesi per la squalifica per il caso Clostebol. Non ci sono più aggettivi per definirlo. La vittoria in finale contro Carlos Alcaraz garantisce all’azzurro un finale di annata che lui stesso definisce “incredibile”.

Rosso in volto per la fatica ma visibilmente felice, Sinner ha ringraziato il pubblico e la sua squadra per un percorso che gli ha permesso di esprimere un tennis sempre più maturo. “Venire e vincere qua a Torino è stato fantastico. Per me è molto speciale” ha detto, sottolineando quanto il sostegno ricevuto abbia inciso nei momenti più caldi del match. (continua dopo la foto)

L’azzurro ha parlato anche della battaglia contro Alcaraz: “Con Carlos bisogna giocare al meglio, lui ha una delle migliori risposte del circuito. È stata una partita durissima“. Poi l’abbraccio ideale al pubblico del Pala Alpitour: “Sembrava di giocare in un campo da calcio. Spero di avervi ridato un pochino di quello che avete dato a me“. Una chiusura di stagione che, come ha spiegato lui stesso, “significa tantissimo”.

Sportivo e sorridente, Alcaraz ha incassato con classe la sconfitta e ha riconosciuto il valore della prova dell’azzurro. “Sono felice del livello espresso contro un giocatore che non perde da due anni indoor“, ha spiegato con modestia. Lo spagnolo ha poi lanciato la sfida: “Preparati bene per l’anno prossimo, perché mi preparo anche io“.

Alcaraz ha ringraziato il suo team e il pubblico di Torino, che pur schierato in larga parte con Sinner, lo ha applaudito spesso e gli ha dedicato un’ovazione al momento della premiazione: “Non mi avete mai mancato di rispetto“. Parole che confermano il clima di grande fairplay che ha caratterizzato la finale, in campo e sugli spalti.

Darren Cahill, supercoach di Sinner, ha parlato di un successo costruito nel tempo. “È stata una grande vittoria di squadra” ha detto, spiegando il lavoro svolto sul servizio dopo lo US Open: “Jannik sta servendo più vicino alle linee e questo gli regala più punti gratis”. (continua dopo la foto)

alcaraz

L’australiano ha sottolineato come l’obiettivo sia portarlo a esprimere il suo miglior tennis tra i 28 e i 30 anni, ispirandosi ai grandi del passato: Federer, Djokovic, Nadal. Accanto a lui, Simone Vagnozzi ha confermato la soddisfazione per un finale di stagione perfetto e ha fatto una promessa, sottolineando come la voglia di migliorarsi di Sinner non finisca mai.

“Vincere in casa è bellissimo. Dopo Roma c’era un po’ di suspense, la reazione di Jannik dice tutto“. Il coach italiano ha indicato già la direzione del lavoro per il 2026: “Vogliamo essere più aggressivi. Dopo lo US Open abbiamo visto dove migliorare, soprattutto sul servizio. Jannik è veloce a capire e ad adattarsi”.

Tre tornei di fila, il trionfo davanti al pubblico di casa e la sensazione che il sentiero intrapreso sia quello giusto. Sinner saluta Torino con la coppa e un messaggio potente: la prossima stagione sarà ancora più intensa e lui farà di tutto per ripetere i successi di quest’anno.

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