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Braathen riscrive la storia: primo trionfo brasiliano in Coppa del Mondo di sci nello slalom di Levi

sci braathen

Lucas Pinheiro Braathen entra nella storia dello sci alpino: con la vittoria nello slalom di Levi, firma il primo successo in Coppa del Mondo per il Brasile. L’ex talento norvegese — ora in gara con i colori verdeoro — torna così sul gradino più alto del podio a quasi due anni dall’ultimo trionfo, conquistato ad Adelboden l’8 gennaio 2023. Alle sue spalle chiudono Clement Noel ed Eduard Hallberg, protagonisti di una gara ricca di emozioni e colpi di scena.

Hallberg riporta la Finlandia sul podio dopo 18 anni

La grande festa di Levi è anche quella di Eduard Hallberg, idolo locale che riporta la Finlandia sul podio di Coppa del Mondo dopo ben 18 anni. L’ultimo a riuscirci era stato Kalle Palander, vincitore del gigante dell’Alta Badia nel 2007 e secondo a Reiteralm nello stesso anno.
Una prestazione solida e aggressiva quella di Hallberg, capace di spingere dall’inizio alla fine e di emozionare il pubblico di casa.

Braathen leader di specialità e della generale: una gara piena di sorprese

Il trionfo in terra lappone proietta Braathen in testa sia alla classifica di specialità sia a quella generale, in quest’ultimo caso a pari punti con Marco Odermatt, vincitore del gigante inaugurale di Sölden. Un segnale forte a tutto il circuito: il brasiliano è tornato, e più determinato che mai.
Le prime emozioni arrivano già dal confronto tra Manuel Feller e Tobias Kastlunger, 23esimi a pari merito dopo la prima manche. Entrambi firmano una grande rimonta nella seconda: l’azzurro guadagna 11 posizioni e chiude al 12° posto, unico italiano qualificato dopo la prima discesa.

A cambiare la classifica è Michael Matt, ma il vero “vincitore morale” è l’inglese Laurie Taylor, capace anche lui di recuperare 11 posizioni e di sfiorare un clamoroso podio per la Gran Bretagna. Alla fine è quarto, comunque con una prova da applausi.
La festa del team britannico è completata dall’ottimo settimo posto di Dave Ryding, che consegna un doppio piazzamento UK in top 10, evento ormai non più così sorprendente ma sempre notevole.

Errori pesanti nella parte finale

Nel momento decisivo, non mancano i colpi di scena. Hallberg è l’unico a rimanere davanti al gruppo dei rimontanti, mentre Linus Strasser rovina la sua gara chiudendo quindicesimo. Sfortuna anche per Timon Haugan, virtualmente sul podio ma retrocesso al quinto posto dopo un grave errore.
Clement Noel si limita a gestire con intelligenza, evitando rischi inutili e prendendosi la leadership provvisoria. Davanti a lui restava solo Braathen.

Braathen chiude la porta e si prende la storia

Il brasiliano scende con due obiettivi chiari: vincere e lasciare un segno. Qualche sbavatura c’è, ma l’aggressività fa la differenza: conserva 31 dei 41 centesimi di vantaggio e mette tutti in fila, scrivendo una pagina destinata a restare nella storia del Circo Bianco.
Nota stonata per Henrik Kristoffersen, irriconoscibile e solo tredicesimo. A Levi mancava il podio dal 2013 e arrivava da sette piazzamenti consecutivi nei primi tre.

Uno slalom che promette spettacolo

Lo slalom maschile si conferma, ancora una volta, la disciplina più imprevedibile e spettacolare di tutto il circuito. Il sorriso per un brasiliano con una renna al guinzaglio è il simbolo perfetto di un’annata che si preannuncia divertente e apertissima.
In attesa che Alex Vinatzer torni a inserirsi nel gruppo dei migliori — e chissà, magari di rivedere Marcel Hirscher al cancelletto — una cosa è certa: anche quest’anno tra i pali stretti lo spettacolo non mancherà.

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