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Sinner l’implacabile: anche Shelton va Ko, ora la semifinale con De Minaur

Jannik Sinner non conosce partite di ordinaria amministrazione. Nemmeno quando la qualificazione è già assicurata e il primo posto nel gruppo Borg è blindato. Davanti al pubblico di Torino, il numero 2 del mondo si è preso anche la terza vittoria del round robin, battendo Ben Shelton 6-3 7-6 in un’ora e 34 minuti, con l’ormai solita autorevolezza.

Contava poco per la classifica, ma molto per il resto: ogni successo alle Finals vale 200 punti e un premio da capogiro, e Sinner non è tipo da lasciare per strada occasioni. Shelton, già eliminato, avrebbe avuto bisogno di un servizio perfetto e di evitare la diagonale dritto-rovescio in cui partiva sfavorito. Missione complicata, confermata dai fatti.

L’inizio dice tutto. Nel primo game Sinner gli strappa subito il servizio, poi cancella l’unica palla break concessa e domina gli scambi lunghi, cercando anche varianti come i drop-shot e le discese a rete. Con due ace consecutivi sale 5-3 e approfitta di tre errori dell’americano per chiudere il primo set 6-3.

Il secondo parziale è più equilibrato: Shelton ritrova la battuta, non concede spiragli nei primi turni e il set fila liscio fino al 5-4 per Sinner. L’azzurro si procura un match point con un rovescio lungolinea, ma l’americano si salva. Tie-break inevitabile.

E lì, come spesso accade quest’anno, Jannik fa valere la sua freddezza: mini-break immediato e 7-3 finale. È il quindicesimo tie-break vinto sui 18 giocati nel 2025, un dato che parla da solo sulla qualità della sua gestione dei momenti cruciali.

Domani, alle 14.30, lo attende la semifinale contro Alex De Minaur. Il girone era già deciso, ma Sinner ha preferito ribadirlo in campo: vuole arrivare fino in fondo e giocarsi la finale, probabilmente con Alcaraz, per confermare il trionfo dell’anno scorso.

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