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Lutto nella politica italiana, ci ha lasciati proprio lei: “Impossibile non volerle bene”

Lutto nella politica italiana, ci ha lasciati proprio lei: “Impossibile non volerle bene” – C’è chi dedica una vita intera a far crescere la cultura di una città, a costruire spazi di pensiero, a unire mondi diversi dietro la stessa passione per il sapere. Lei era una di quelle persone rare, capaci di intrecciare politica, arte e impegno civile senza mai perdere misura né grazia. Milano, oggi, la piange come si piange una presenza familiare, discreta ma fondamentale.

L’impegno politico e culturale di Daniela Benelli

È morta a 73 anni Daniela Benelli, figura di spicco della politica e della cultura milanese. Collaboratrice e poi direttrice della Casa della Cultura di Milano, è stata tra le principali artefici della nascita dello Spazio Oberdan, oggi sede della Cineteca Italiana. Entrata in politica con il Partito Comunista Italiano, aveva ricoperto ruoli di rilievo come consigliera regionale e assessora alla Cultura della Provincia di Milano per due mandati. Durante la giunta guidata da Giuliano Pisapia (2011-2016), aveva assunto la delega all’Area Metropolitana, Casa e Demanio, distinguendosi per competenza, rigore e sensibilità. «Una persona alla quale era impossibile non voler bene. Ci mancherà», ha scritto su X il sindaco Beppe Sala, ricordandone il tratto umano oltre che politico.

Dalla Casa della Cultura allo Spazio Oberdan

Milanese di nascita, Benelli aveva mosso i primi passi proprio alla Casa della Cultura, dove aveva imparato il mestiere dell’organizzazione culturale, fino a diventarne direttrice agli inizi degli anni ’90.
Fu lei ad aprire le porte dello Spazio Oberdan, luogo che negli anni è diventato un punto di riferimento per cinefili, studenti e intellettuali. Parallelamente aveva collaborato con la Fondazione Antonio Mazzotta per lo sviluppo di attività didattiche, con la Rai per la realizzazione della serie Testimonianze dai lager, e con Andrée Ruth Shammah per i progetti del Teatro Franco Parenti.

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