
Max Allegri torna allo Stadium con il suo Milan da capolista. Una partita che non può essere come le altre, non solo per i ricordi legati agli otto anni in bianconero, ma perché i rossoneri arrivano a Torino da primi della classe, forti di una vittoria convincente contro il Napoli campione d’Italia. La Juventus, invece, vive un momento complicato, tra risultati che non arrivano e un Tudor già sotto pressione.
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“Andare a Torino sarà emozionante, sono stato 8 anni…” ha detto Allegri subito dopo la sfida vinta con il Napoli. In bianconero il tecnico livornese ha costruito una bacheca imponente: cinque scudetti, quattro Coppe Italia, due Supercoppe italiane e due finali di Champions League. (continua dopo la foto)

Ma oggi i pensieri di Max sono tutti rivolti al presente, a un Milan che ha iniziato la stagione con piglio dominante e che vuole certificare le proprie ambizioni con un colpo pesante in trasferta. Dall’altra parte la Juventus cerca ancora una vera identità: quattro pareggi consecutivi tra campionato e Champions hanno appesantito l’ambiente e il futuro di Igor Tudor comincia a essere a rischio.
Allegri non intende stravolgere un meccanismo che oggi funziona quasi alla perfezione. In difesa mancherà Pervis Estupiñan, espulso contro il Napoli, e il candidato naturale per sostituirlo è Davide Bartesaghi, anche se il tecnico potrebbe valutare soluzioni alternative.
Da monitorare anche le condizioni di Fikayo Tomori, fermatosi per un risentimento muscolare: in caso di forfait, Koni De Winter è pronto a prendere posto al centro della retroguardia. A centrocampo invece nessuna sorpresa: Modric, Rabiot e Fofana hanno trovato un equilibrio che sembra intoccabile. (continua dopo la foto)

In avanti, invece, c’è il vero rebus. Christian Pulisic è l’uomo del momento e partirà titolare, mentre resta aperto il ballottaggio per affiancarlo: Gimenez, Nkunku e Rafael Leao si giocano la maglia. Il portoghese, non ancora al top dopo l’infortunio, potrebbe essere l’arma a partita in corso, pronto a cambiare gli equilibri con la sua velocità.
Per la Juventus il match contro il Milan è un crocevia: un’altra battuta d’arresto rischierebbe di minare ulteriormente la posizione di Tudor. Per Allegri, invece, la sfida è un banco di prova emotivo e sportivo. Tornare da ex nello stadio che lo ha visto vincere tanto, ma con il compito di battere la “sua” Juve per lanciare il Milan verso la fuga in classifica, rende la serata una delle più attese di inizio stagione.
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