
Ora che il Comune ha dato l’ok per la vendita a Inter e Milan, il futuro di San Siro solleva grandi aspettative e curiosità. I due club hanno deciso di affidare il progetto dell’innovativo stadio all’archistar Lord Norman Foster e a David Manica, professionisti conosciuti e di grande esperienza che danno l’idea delle ambizioni che si celano dietro questa scelta.
#Scaroni: “Percorso lunghissimo. Ma il nuovo stadio sarà il più bello del Mondo”https://t.co/BEJBHvBmtr
— Antonio Scaduto (@AntonioScaduto1) September 30, 2025
L’operazione prevede la demolizione di circa il 90% della struttura attuale, mentre una parte del secondo anello resterà intatta per rispettare il vincolo della Soprintendenza, che dal 10 novembre riconoscerà il settore come bene di valore storico.
Il nuovo stadio sarà progettato per ospitare 71.500 spettatori e si articolerà su due grandi anelli con un’inclinazione studiata per garantire visibilità ottimale da ogni settore. L’impianto sarà conforme ai più elevati criteri di accessibilità, con settori dedicati a tutti i tifosi e posti a prezzi accessibili. Inter e Milan puntano a creare un’atmosfera unica, in linea con le esigenze di comfort, sicurezza e fruibilità per i sostenitori. (continua dopo la foto)

L’area circostante lo stadio sarà oggetto di un intervento di rigenerazione urbana che si estenderà su circa 281.000 metri quadrati. Il piano prevede hotel a quattro stelle con 350 camere ciascuno, parcheggi distribuiti su 15.000 mq e uffici. Non mancheranno negozi, ristoranti e spazi commerciali pensati per completare l’esperienza dei tifosi e dei visitatori.
Un elemento di grande attrazione sarà il museo congiunto di Inter e Milan, che secondo le stime potrebbe registrare circa 450.000 ingressi all’anno, con un biglietto previsto di 38 euro. L’idea è quella di creare un polo che unisca sport, cultura e intrattenimento, valorizzando il patrimonio calcistico della città e offrendo nuove esperienze a residenti e turisti. E garantendo alle due società introiti che, nel calcio moderno, sono fondamentali per la sussistenza e lo sviluppo dei club.
Pur nella sua modernità, il progetto mantiene un legame con la storia del calcio milanese. La parte del secondo anello sottoposta a vincolo storico garantirà il rispetto della memoria di uno stadio simbolo, mentre il resto della struttura si trasformerà in un impianto all’avanguardia, con attenzione alla sostenibilità e all’innovazione architettonica.
L’obiettivo è creare un hub multifunzionale capace di competere con i principali impianti europei, combinando sport, business e intrattenimento in un unico spazio. Il presidente del Milan Scaroni ha espresso grande soddisfazione: “Per la realizzazione il percorso sarà lungo”, ha spiegato. “Ma il nuovo San Siro sarà lo stadio più bello del mondo“.
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