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Coppa Davis, i tormenti di Sinner: “Non ho ancora deciso”

Da Pechino, dopo la vittoria su Marin Cilic, Jannik Sinner parla con serenità ma anche con la prudenza di chi non vuole sbilanciarsi. “Devo ancora decidere onestamente” dice in conferenza stampa riferendosi alla sua partecipazione alla Coppa Davis. “Non ci sto pensando in questo momento, vedremo più avanti”.

La frase mette a rischio le ambizioni dei tifosi italiani, perché la nostra rappresentativa a Bologna inseguirà uno storico tris di successi consecutivi in Coppa Davis. Nelle speranze degli appassionati c’è anche la possibilità di assistere a un possibile duello da sogno con Carlos Alcaraz in finale. (continua dopo la foto)

Lo spagnolo dovrebbe aver confermato la sua presenza, anche se non c’è ancora un annuncio ufficiale e crescono i dubbi dopo l’infortunio alla caviglia rimediato a Tokyo. Gli azzurri, in ogni caso, sperano che Sinner risponda presente. Un’Italia con Jannik in campo potrebbe regalare un emozionante confronto tra il numero uno e il numero due al mondo proprio nella storica competizione a squadre.

Intanto a Pechino è ripartita la corsa al vertice del ranking mondiale. Ma Sinner non sembra ossessionato dalla classifica. “Alcaraz merita di essere al primo posto“, commenta Jannik, “perché ha giocato più tornei di me quest’anno e ha sempre espresso un livello incredibile, vincendo tanti titoli. Io sono molto soddisfatto della stagione che sto facendo e non penso troppo al ranking. La classifica va e viene”.

Parole da leader, che fotografano un tennista consapevole e sempre più maturo, capace di mantenere equilibrio e lucidità anche nei momenti di massima pressione. L’Italia però attende la sua decisione con un po’ di apprensione: senza Jannik, il sogno di una terza vittoria consecutiva in Davis diventerebbe molto più difficile da raggiungere. (continua dopo la foto)

Se Sinner dovesse rinunciare alla Coppa Davis, il capitano Filippo Volandri dovrà rivedere i suoi piani. In questo scenario diventerebbero centrali Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli, insieme ai veterani Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi, per formare un blocco competitivo tra singolari e doppio.

Se proprio nel doppio sembrano esserci meno problemi, con la conferma della coppia Bolelli-Vavassori che garantisce esperienza e affidabilità, l’assenza di Jannik imporrebbe un ulteriore salto di qualità agli altri azzurri per mantenere vive le ambizioni di vittoria.

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