
Altro che fuga romantica dopo la delusione degli Us Open: Jannik Sinner ha scelto il lavoro, non le vacanze. Dopo la finale persa a New York contro Carlos Alcaraz, il 24enne altoatesino è tornato subito a Montecarlo per sistemare ciò che non ha funzionato, soprattutto al servizio. I numeri, in effetti, parlano chiaro: nella classifica della percentuale di prime in campo, l’azzurro è solo 54° nel mondo.
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— MFT Sin City 🌅 Life (@MFTSinCity) September 12, 2025
Sul rosso del Country Club, Sinner ha scambiato qualche colpo con il 15enne russo Daniil Valter, talento del Sanremo Tennis Team, accompagnato dal coach Fabio Lavazza. In realtà non è stata una vera sessione di allenamento ma la registrazione di uno spot pubblicitario. Subito dopo, però, Sinner si è messo a lavorare con il suo staff, a partire da Simone Vagnozzi, su ciò che più l’ha tradito a Flushing Meadows: la prima di servizio.
Le statistiche Atp mostrano un quadro doppio: Sinner è fenomenale per percentuale di game di servizio vinti (92%) e per punti vinti con la seconda (59,6%), ma cade sulla percentuale di prime messe in campo. La sua seconda resta tra le più temute del circuito, mentre la prima, che dovrebbe aprirgli il punto, troppo spesso non entra.
La media del 60,6% di prime in campo lo piazza solo al 54° posto del tour, lontano da Alcaraz, Djokovic e Zverev. Già durante la trasferta nordamericana questo limite era apparso evidente: a Cincinnati ha superato il 60% solo al debutto contro Galan, tanto che dopo il match con Diallo è tornato in campo alle 22 per provare ancora il colpo. Percentuali simili anche agli Us Open, dove in sette partite solo nel derby tricolore dei quarti con Lorenzo Musetti ha superato quella soglia. (continua dopo la foto)

Questo margine dato agli avversari aggressivi è costato caro: problemi con Shapovalov e Auger-Aliassime, poi il ko con Alcaraz, il primo in uno Slam sul cemento dal 2023. Sinner sa che questa falla va chiusa, perché la prima di servizio è la chiave per dominare i punti fin dall’inizio.
Il prossimo banco di prova sarà il 500 di Pechino (25 settembre-1 ottobre), mentre Alcaraz giocherà a Tokyo, e poi il 1000 di Shanghai. Per capire se l’ex numero 1 mondiale avrà sistemato il fondamentale bisognerà attendere questi tornei. Intanto a Montecarlo, tra palleggi e sessioni mirate, il lavoro è già cominciato: Sinner vuole che i numeri tornino dalla sua parte.
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