
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi delle temperature, aumenta anche il rischio di diffusione di virus trasmessi da insetti, soprattutto dalle zanzare. Tra questi, il virus West Nile – un tempo circoscritto ad aree geografiche specifiche – si sta stabilizzando come una presenza ricorrente anche in Italia, complici i cambiamenti climatici.
Le autorità sanitarie mantengono alta l’attenzione e invitano alla prudenza, pur senza generare allarmismo. Le misure messe in atto sono orientate a limitare il contagio e a proteggere i soggetti più fragili, come anziani e persone immunocompromesse.

Casi confermati in crescita: il Lazio tra le zone più colpite
Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi confermati di West Nile sono saliti a dieci, raddoppiando in una sola settimana. La situazione più grave si è verificata nel Lazio, dove una donna di 82 anni è morta all’ospedale di Fondi, in provincia di Latina, dopo aver manifestato febbre alta e confusione mentale.
Nel 2024, nello stesso periodo, i casi erano tredici, ma non si registrarono decessi. Gli esperti sottolineano come il virus possa passare inosservato in molti pazienti, dato che gran parte delle infezioni è asintomatica. Questo fa pensare che i dati ufficiali rappresentino solo una parte della diffusione reale.
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