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Sinner contro Djokovic, generazioni a confronto: e Jannik deve sfatare un tabù

A Wimbledon oggi va in scena un duello che racchiude in sé molti significati, oltre a catalizzare l’attenzione di tutti gli appassionati: Jannik Sinner affronta Novak Djokovic per la terza volta sull’erba dei Championships, con il sapore di una sfida che va oltre il campo. Perché a confronto ci sono due generazioni, e Jannik, che non ha mai vinto con Nole su questa superficie, ha la possibilità di segnare il definitivo cambio di passo.

Nel 2022 Djokovic, dopo un match sofferto vinto in rimonta, diede un parere molto schietto sull’italiano al coach Darren Cahill. Frasi che portarono in seguito a numerose modifiche al gioco dell’italiano: “Impatta bene, ma non impone il ritmo né propone variazioni” aveva sentenziato. Per Sinner e la sua squadra non fu tanto una critica, quanto un punto di svolta. (continua dopo la foto)

Da allora Jannik ha lavorato in silenzio, migliorandosi, fino a diventare oggi uno dei due leader riconosciuti del circuito e il numero uno delle classifiche ATP. Il suo atteggiamento alla vigilia conferma la sua nuova consapevolezza: “Davvero pensavate che mi ritirassi prima di Shelton? Non mi conoscete”, ha dichiarato con orgoglio. Il braccio dolorante non l’ha fermato; è sceso in campo con Shelton e ha vinto.

Ma ora l’incognita è Djokovic. Nella vittoria contro Cobolli, il serbo è scivolato sull’ultima palla e ha urlato per il dolore. Il giorno dopo ha disdetto l’allenamento, alimentando dubbi sulla sua condizione fisica. Flavio Cobolli e suo padre sono convinti che il match avrebbe potuto prendere una piega diversa. “Fosse andato al quinto, Flavio avrebbe avuto via libera” ha detto Cobolli senior.

Con il campo di allenamento di fianco a quello di Sinner rimasto vuoto, i sospetti sulla tenuta fisica di Djokovic sono cresciuti. E Wimbledon, con la sua aura di mistero e ribaltoni, aggiunge un ulteriore strato di tensione. Intanto, nell’altra semifinale, Alcaraz affronta Fritz, ma è Sinner-Djokovic il match che catalizza ogni attenzione.

Tutti, inutile nasconderlo, si aspettano la ripetizione dell’indimenticabile finale di Parigi tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Da un lato, l’italiano è pronto a sfidare lo spagnolo per cercare una rivincita e per interrompere una dolorosa striscia negativa di 5 match consecutivi persi negli scontri diretti. (continua dopo la foto)

L’ipotesi del un bis tra i due giovani fuoriclasse, che al Roland Garros hanno regalato spettacolo e intensità, intriga tutti gli appassionati. Un nuovo confronto sull’erba darebbe al tennis un’altra sfida epocale, ma con dinamiche che a causa della superficie sarebbero diverse rispetto a Parigi.

Alcaraz, campione a Wimbledon nel 2024, punta a riaffermare il suo dominio sul verde londinese, mentre Sinner cerca di prendersi quello che l’erba gli ha negato in passato. Se entrambi dovessero vincere oggi, la finale di domenica prometterebbe scintille, e sarebbe un ulteriore capitolo di una storia che è appena iniziata.

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