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Inter, parte la missione Ederson: la cifra sul piatto e come arrivarci

Un cambio di passo radicale, tanto nei numeri quanto nell’ambizione. L’Inter di Cristian Chivu prende forma anche sul mercato e lo fa in grande stile: dopo anni di austerity, ora si può finalmente pensare di investire. E il nome cerchiato in rosso sul taccuino è quello di Ederson, perno dell’Atalanta e motore perfetto per il centrocampo del nuovo corso nerazzurro.

Nella giornata di ieri, Chivu ha fatto tappa in sede per un incontro operativo con Marotta, Ausilio e Baccin. Obiettivo: definire le prossime mosse. Sul tavolo, i 70 milioni già spesi per Sucic, Luis Henrique e Bonny, ma anche il piano per reperire nuove risorse con alcune cessioni mirate. Su tutte, quelle di Calhanoglu, vicino al Galatasaray, e Bisseck, che potrebbe garantire da solo una plusvalenza da almeno 30 milioni.

Non solo: altri soldi freschi sono attesi dagli addii di Stankovic, Esposito e Asllani, mentre resta attiva, fino a martedì, la clausola da 25 milioni per Dumfries. Il conto è presto fatto: almeno 50 milioni in potenza pronti a finanziare l’assalto all’atalantino.

Il nome di Ederson risuona forte in Viale della Liberazione. Il brasiliano, che ha appena compiuto 26 anni, è considerato il profilo ideale per raccogliere l’eredità tecnica e fisica di Calhanoglu. L’Atalanta chiede 60 milioni, cifra elevata ma non più proibitiva per un’Inter che, per la prima volta dopo tempo, ha messo in conto un saldo negativo fino a 100 milioni tra entrate e uscite. Un lusso che mancava dai tempi di Suning in pompa magna, quando nel 2019-20 si chiuse a -125 milioni. (continua dopo la foto)

Il centrocampista ex Salernitana ha già fatto sapere di gradire la destinazione milanese, e l’Inter – che ha fissato a 30 milioni la base per Calhanoglu – ha pronte le munizioni per arrivare a dama. L’esperienza della trattativa Koopmeiners-Juventus insegna: con la Dea ci sarà da trattare a lungo, ma i presupposti economici e tecnici sono solidi.

Il piano nerazzurro è chiaro: rifondare senza rinunciare alla competitività, sfruttando i proventi della finale di Champions, della partecipazione al Mondiale per Club e di un bilancio finalmente in utile (stimato a +25 milioni). Tutto spinge verso un’estate di investimenti strutturali. E se il regista turco saluterà davvero, Chivu potrà contare su un nuovo motore: brasiliano, dinamico, affidabile. Ederson costa, certo. Ma ora, per l’Inter, non è più un problema.

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