La Talisker Whisky Atlantic Challenge 2018/2019 è una difficilissima prova di canottaggio in mezzo all’Oceano. Si parte a dicembre dalle coste de La Gomera, Isole Canarie, navigando attraverso l’Oceano Atlantico fino a English Harbour, Antigua. Ogni membro del team rema per due ore e poi dorme per due ore. Tutto questo a rotazione per 24 ore al giorno. Senza bagni, senza lusso, senza nessun tipo di comfort, assistiti solo in caso di emergenza da due yacht che seguono gli atleti.
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Talisker Whisky Atlantic Challenge: la vittoria del team di donne
Row for the Ocean è il primo team britannico tutto al femminile che meno di una settimana fa ha completato la traversata. Oltre 3000 miglia sull’Atlantico per una raccolta fondi a favore dell’associazione Surfers Against Sewage, che si batte contro l’inquinamento dei mari dovuto alla plastica.
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Il team britannico trionfatore è composto da Kirsty Barker (28), Kate Salmon (31), Rosalind West (36) e Laura Try (36).La squadra è arrivata sulle coste di Antigua dopo aver passato in mare 43 giorni, 2 ore e 20 minuti. Si è battuto duramente con il team maschile Atlantic Seaman. Poi sconfitto nel finale con un distacco di sole due ore.
Laura lavora per una compagnia che costruisce imbarcazioni proprio per questo tipo di gare. Kate è consulente scientifica presso il Metropolitan Office; Ros e Kirsty sono invece cresciute in riva al mare, amano da sempre il canottaggio e sono con Kate nello stesso club sportivo di Exeter.
8000 calorie bruciate al giorno
La Talisker Whisky Atlantic Challenge è molto tosta dal punto di vista fisico e mentale. Ogni partecipante brucia circa 8.000 calorie al giorno, perdendo approssimativamente il 20% del peso corporeo durante la gara. Gli atleti inoltre trascorrono il giorno di Natale e la vigilia di Capodanno lontani dalle famiglie. La competizione dura dai 35 ai 90 giorni. E sull’imbarcazione si diventa anche un po’ una famiglia.
Rosalind, skipper del team, ha commentato così “Per dirla in maniera semplice, abbiamo attraversato l’Oceano per salvarlo. Durante il viaggio non avevamo molte distrazioni, ed è stato facile e triste allo stesso tempo renderci conto di quanta plastica ci fosse, si notava quasi più quella che la vita marina. Tuttavia questo è l’esatto motivo per cui ci siamo iscritte alla gara, per fare sapere quanto i nostri mari siano danneggiati da un inquinamento inutile e come sia possibile cambiare la situazione tutti insieme, un piccolo passo alla volta. Aver visto tutto ciò con i nostri occhi ha avuto un grande effetto su di noi.”
L’edizione 2018 ha registrato una presenza femminile raddoppiata rispetto all’anno precedente.
Le 22 donne sfidano con coraggio e spirito d’avventura tutte le insidie del mare, affrontando calamità come tempeste tropicali e onde di 12 metri. Il numero di team è 28, con 88 rematori totali. Tra le nazioni partecipanti: Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Sud Africa, Olanda, Danimarca, Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Bermuda & Antigua.