
Diogo Jota è tragicamente scomparso in un incidente automobilistico insieme al fratello. Pochi giorni prima il calciatore aveva coronato un sogno, sposandosi con la compagna di una vita e trionfando in Nations League con il Portogallo.
Gli inizi di carriera
Diogo Jota era nato il 4 dicembre 1996 a Massarelos, quartiere di Porto, e aveva mosso i primi passi nel mondo del calcio tra le fila del Gondomar, prima di essere notato e acquistato dal Paços de Ferreira, con cui ha debuttato nella Primeira Liga. Da lì, la sua ascesa è stata continua.
La storia calcistica di Jota comincia nelle giovanili del Gondomar, ma è con il Paços de Ferreira che inizia a farsi notare nel calcio professionistico. A soli 18 anni debutta in Primeira Liga e nella stagione 2015-2016 mette a segno 14 gol, attirando subito l’attenzione degli osservatori internazionali.
Nel 2016 viene acquistato dall’Atlético Madrid, che lo considera una scommessa sul futuro, ma non lo impiega in prima squadra. Jota viene quindi girato in prestito al Porto, dove disputa una stagione positiva con 9 reti in 37 presenze, arricchendo il suo bagaglio tecnico e tattico. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La consacrazione al Liverpool
L’anno successivo arriva la svolta: viene ceduto in prestito con diritto di riscatto al Wolverhampton, allora in Championship, allenato da Nuno Espírito Santo. Jota si impone subito come protagonista assoluto della promozione in Premier League con 17 gol in campionato. Il Wolverhampton lo riscatta e nella stagione successiva, in Premier, continua a stupire segnando 10 gol e contribuendo alla qualificazione in Europa League. Nel settembre 2020, arriva il grande salto: il Liverpool investe circa 45 milioni di euro per portarlo ad Anfield. Sotto la guida di Jürgen Klopp, Jota si trasforma in una pedina fondamentale dell’attacco, alternandosi con Salah, Mané e Firmino. Gioca da esterno, falso nove, seconda punta: ovunque Klopp lo posizioni, risponde con gol e sacrificio.
Nella stagione 2021-22 firma 21 reti complessive tra tutte le competizioni e disputa la finale di Champions League persa contro il Real Madrid. In bacheca colleziona anche una FA Cup, una Carabao Cup e una Community Shield.
In quattro stagioni con i Reds, mette a referto 52 gol in 146 partite ufficiali, dimostrandosi uno dei più continui e incisivi attaccanti del campionato inglese, pur dovendo convivere con alcuni infortuni muscolari.
Jota esordisce con la maglia del Portogallo nel novembre 2019. Totalizza 39 presenze e 14 gol, partecipando a Euro 2020 e contribuendo alla qualificazione al Mondiale 2022, che però salta per infortunio. In Nazionale gioca accanto a mostri sacri come Cristiano Ronaldo e Bernardo Silva, ma riesce sempre a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Con la nazionale lusitana vince la Nations League proprio pochi giorni prima della tragedia. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
Il matrimonio 12 giorni prima
Appena dodici giorni prima della tragedia, Diogo Jota si era sposato con la compagna storica, Inês, madre dei suoi tre figli. La coppia, molto riservata, era amata anche per la sua discrezione e per il forte legame con la famiglia. Jota aveva approfittato della pausa estiva per celebrare il matrimonio in Portogallo, alla presenza di parenti e amici stretti.
Dopo le nozze, i due fratelli avevano deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza in Spagna. André, più giovane di due anni, era un calciatore del Penafiel, club di seconda divisione portoghese. Uniti da una passione comune, erano spesso in viaggio insieme durante l’estate, approfittando delle rare pause dal calcio per stare in famiglia. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)
I funerali del calciatore
La notizia della scomparsa ha fatto rapidamente il giro del mondo, suscitando un’ondata di dolore e incredulità. Migliaia di tifosi si sono radunati nei pressi dello stadio di Anfield, casa del Liverpool, lasciando sciarpe, fiori e messaggi di addio ai piedi della statua di Bill Shankly.
Anche in Portogallo, la commozione è stata profonda. A Gondomar, comune di origine della famiglia Jota, migliaia di persone hanno partecipato al corteo funebre che ha accompagnato le due bare dalla cappella fino alla chiesa parrocchiale. L’ingresso è stato riservato ai soli familiari, ma la cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming per consentire la partecipazione a distanza dei tanti tifosi presenti.
Alla funzione hanno preso parte le delegazioni del Liverpool e della Nazionale portoghese, compreso l’agente Jorge Mendes, visibilmente provato, e il capitano del Manchester City, Bernardo Silva, amico fraterno e compagno di nazionale. La delegazione dei Reds ha deposto due corone di fiori a forma di maglietta: una con il numero 20 di Diogo, l’altra con il 30 del fratello André.
Il Liverpool ha espresso il proprio cordoglio con una lunga nota ufficiale e un video commemorativo pubblicato sui canali del club, seguito da un minuto di silenzio durante l’allenamento. I suoi ex compagni del Wolverhampton lo ricorderanno con una patch celebrativa nella prima partita ufficiale della nuova stagione. Anche il ct del Portogallo, Roberto Martínez, ha rilasciato un comunicato commosso.
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