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Sinner, il durissimo attacco dell’ex numero uno: “È un assassino a sangue freddo”

Jannik Sinner vince e convince sull’erba di Wimbledon, ma a far rumore non sono solo i suoi risultati, bensì le scelte fuori dal campo. Dopo il debutto vincente contro Nardi, l’altoatesino finisce nel mirino di Jim Courier, ex numero uno al mondo e oggi voce autorevole di Tennis Channel. E le sue parole, sinceramente ai limiti dell’accettabile, non sono passate inosservate.

Durante la cronaca del torneo, Courier ha usato toni durissimi per commentare la decisione di Sinner di chiudere la collaborazione con il preparatore atletico Marco Panichi e con il fisioterapista Ulises Badio.

“Non sappiamo cosa stia succedendo, ma sospettiamo che Sinner si sia irritato e abbia deciso di andare avanti. Si presenta come un gatto molto calmo… è un assassino a sangue freddo“, ha detto l’ex tennista americano, aggiungendo: «Non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso (mobster)”. Per poi aggiungere, bontà sua: “In un certo senso, mi piace…”. (continua dopo la foto)

Il cambio nel team di Sinner, arrivato in un momento molto importante della stagione, continua a far discutere. Le motivazioni ufficiali restano nebulose. In conferenza stampa, l’azzurro si è limitato a dichiarare: “Non è successo niente di grave, c’erano un po’ di cose che non andavano“.

Ma dietro le quinte si moltiplicano i dubbi e le interpretazioni. A Wimbledon, Sinner è ora affiancato dagli allenatori Vagnozzi e Cahill, dall’osteopata Cipolla e, in via eccezionale, dal mental coach Ceccarelli, volato a Londra per seguirlo in presenza.

Courier ha ripercorso anche i precedenti tagli di Jannik, ricordando l’addio a Riccardo Piatti, il coach che lo aveva cresciuto: “Era una figura paterna per lui. Dopo i quarti agli Australian Open, ha deciso che non bastava. Ha cambiato tutto, e da lì è arrivato al numero uno“. (continua dopo la foto)

Un modus operandi che, secondo Courier, racconta la personalità del tennista: fredda, risoluta e totalmente concentrata sulla crescita personale. Un’immagine che contrasta con quella di ragazzo mite e sorridente che Sinner porta in campo. Ma a questi livelli, le emozioni si dosano e le decisioni si prendono anche a costo di essere impopolari.

Resta il fatto che Jim Courier è un personaggio famoso e un commentatore molto seguito. Per questo, pur rispettando ovviamente il diritto di critica, forse avrebbe fatto meglio a misurare le parole. Perché certe espressioni, anche se non era nelle sue intenzioni farlo, pesano e restano.

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