
Jannik Sinner vince e convince sull’erba di Wimbledon, ma a far rumore non sono solo i suoi risultati, bensì le scelte fuori dal campo. Dopo il debutto vincente contro Nardi, l’altoatesino finisce nel mirino di Jim Courier, ex numero uno al mondo e oggi voce autorevole di Tennis Channel. E le sue parole, sinceramente ai limiti dell’accettabile, non sono passate inosservate.
📰 "Sinner è un assassino a sangue freddo": scoppia la bufera dopo le parole choc di Courier
— Tennis Circus (@Tenniscircus) July 2, 2025
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Durante la cronaca del torneo, Courier ha usato toni durissimi per commentare la decisione di Sinner di chiudere la collaborazione con il preparatore atletico Marco Panichi e con il fisioterapista Ulises Badio.
“Non sappiamo cosa stia succedendo, ma sospettiamo che Sinner si sia irritato e abbia deciso di andare avanti. Si presenta come un gatto molto calmo… è un assassino a sangue freddo“, ha detto l’ex tennista americano, aggiungendo: «Non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso (mobster)”. Per poi aggiungere, bontà sua: “In un certo senso, mi piace…”. (continua dopo la foto)

Il cambio nel team di Sinner, arrivato in un momento molto importante della stagione, continua a far discutere. Le motivazioni ufficiali restano nebulose. In conferenza stampa, l’azzurro si è limitato a dichiarare: “Non è successo niente di grave, c’erano un po’ di cose che non andavano“.
Ma dietro le quinte si moltiplicano i dubbi e le interpretazioni. A Wimbledon, Sinner è ora affiancato dagli allenatori Vagnozzi e Cahill, dall’osteopata Cipolla e, in via eccezionale, dal mental coach Ceccarelli, volato a Londra per seguirlo in presenza.
Courier ha ripercorso anche i precedenti tagli di Jannik, ricordando l’addio a Riccardo Piatti, il coach che lo aveva cresciuto: “Era una figura paterna per lui. Dopo i quarti agli Australian Open, ha deciso che non bastava. Ha cambiato tutto, e da lì è arrivato al numero uno“. (continua dopo la foto)

Un modus operandi che, secondo Courier, racconta la personalità del tennista: fredda, risoluta e totalmente concentrata sulla crescita personale. Un’immagine che contrasta con quella di ragazzo mite e sorridente che Sinner porta in campo. Ma a questi livelli, le emozioni si dosano e le decisioni si prendono anche a costo di essere impopolari.
Resta il fatto che Jim Courier è un personaggio famoso e un commentatore molto seguito. Per questo, pur rispettando ovviamente il diritto di critica, forse avrebbe fatto meglio a misurare le parole. Perché certe espressioni, anche se non era nelle sue intenzioni farlo, pesano e restano.
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