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MotoGP, la crisi infinita di Pecco Bagnaia: “Peggior week end di sempre, la moto ha un problema”

Il GP di Gran Bretagna si è risolto in un altro fine settimana da dimenticare per Pecco Bagnaia, simbolo di una crisi sempre più profonda e difficile da spiegare in queste proporzioni. Il pilota Ducati, due volte campione del mondo e uomo di punta del team ufficiale insieme a Marc Marquez, è uscito a mani vuote da Silverstone, ritirato in gara-2 dopo una caduta, e soprattutto svuotato nel morale.

La sua analisi a fine gara non lascia spazio a dubbi: qualcosa si è rotto, e non solo in pista. “È il peggior weekend di sempre”, ha ammesso Pecco ai microfoni di Sky. E non è una frase buttata lì per rabbia: è la sintesi cruda di un fine settimana disastroso, in cui nulla ha funzionato, né sul piano tecnico, né sul piano mentale.

Già alla prima partenza le sensazioni erano sbagliate: “Ho staccato male con la frizione, ma riuscivo a trazionare. Dopo la caduta di Marc stavo andando e mi sentivo comodo, poi è arrivata la bandiera rossa… e da lì è crollato tutto”.

Alla ripartenza cambia una gomma, ma la situazione precipita: “Non andava più nulla. Alla curva 7 sono caduto come se mi fossi girato su me stesso”. Parole che raccontano una perdita totale di feeling con la moto. E, peggio ancora, una difficoltà a trovarne le cause.

Bagnaia non si nasconde dietro a scuse, ma accende un campanello d’allarme tecnico. “La GP24 va forte, la GP25 ha motore, è forte sul dritto. Ma quando serve stabilità davanti si fa fatica”. Il problema sembra strutturale, e il paragone con Marc Márquez, che riesce a “nascondere meglio” i limiti della moto, pesa come un macigno. “Marc è bravo a camuffare le difficoltà, io invece fatico molto”.

Pecco Bagnaia, fra crisi morale e problemi con la moto

Ha provato tutto: “Cambio e sposto parametri importanti, ma non cambia nulla”, afferma sconsolato. Una dichiarazione che sa di resa tecnica, ma anche di un morale veramente a terra in un momento decisivo della stagione. Un momento in cui la Ducati, dominante nei primi Gran Premi, accusa una flessione che coinvolge anche il celebre compagno di scuderia.

Eppure Bagnaia non molla. Non cerca colpevoli all’esterno e nemmeno si piange addosso. Il problema è che, nonostante la voglia di risolvere i problemi, non riesce a trovare soluzioni. “La mia fortuna è che so quanto valgo. So cosa posso fare. Sto dando il massimo, mi spremo a casa, vengo qui e do tutto”.

Un’autodifesa lucida, sincera, ma che fotografa un pilota isolato in trincea, sempre pronto a lavorare con la squadra ma senza trovare il bandolo della matassa. “Quando verrà, verrà”, chiude amaramente. Come dire: per ora, non ci resta che aspettare. Ma il tempo, in MotoGP, non è mai alleato dei campioni in crisi.

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