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1000 trattori bloccano le strade: roghi e lanci di bottiglie. Cosa succede

Protesta in pieno centro. Sono almeno 1000 i trattori che bloccano le strade in centro città. I manifestanti l’hanno distrutto una statua in mezzo a pallet dati alle fiamme, lanciano bottiglie e appiccano roghi. La situazione è diventata ingestibile. Cosa sta succedendo? Le proteste dei trattori sono ovunque. (Continua dopo le foto)

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Protesta dei trattori a Bruxelles, è caos in pieno centro: cosa sta succedendo

La protesta degli agricoltori ha intasato con circa 1.000 trattori le strade intorno al vertice Ue che si svolto giovedì 1° febbraio 2024, a Bruxelles. Sono migliaia i protestanti. In Belgio, una cinquantina di supermercati sono stati bloccati nella notte da “circa 200 trattori” in quattro comuni dell’Alta Loira. Una mossa per denunciare il comportamento “inappropriato” dei grandi magazzini, ha annunciato l’organizzazione sindacale agricola FDSEA 43. “Circa 200 trattori, una cinquantina per ciascuna delle quattro città prese di mira, hanno scaricato rimorchi pieni di pneumatici e spazzatura per bloccare gli ingressi”. Presi di mira i grandi supermercati come Carrefour, Lidl e Aldi. (Continua dopo le foto)

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Cosa ha innescato la protesta

Le proteste riguardano non solo il Belgio, dove oggi migliaia di manifestanti si sono barricati davanti al Parlamento europeo. La protesta è diffusa in tutta Europa, anche in Italia in questi giorni i trattori si fanno largo ovunque. Gli agricoltori sono arrabbiati per i redditi ridotti al minimo, l’Irpef agricola, le imposizioni perpetrate in tutti questi anni dall’Unione Europea, l’impossibilità di dare un futuro alle terre. In Belgio l’obiettivo della protesta è quello di “denunciare il comportamento inappropriato della grande distribuzione, che esercita una pressione pazzesca sui nostri agricoltori con margini soffocanti”, e il desiderio di essere pagati correttamente”, ha spiegato il presidente di FDSEA 43. (Continua dopo le foto)

La risposta dei politici

“Dico agli agricoltori che sono fuori: vi vediamo e vi ascoltiamo. Se volete che la vostra voce venga ascoltata, fatela sentire anche a giugno, alle elezioni per il Parlamento europeo. Dobbiamo ascoltare di più e, dal momento che stiamo entrando nella campagna elettorale, comprendere che ci sono settori che non abbiamo ascoltato abbastanza”, ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. E penso sia nostra responsabilità dirlo, incoraggiare tutti a votare a giugno alle elezioni europee e comprendere che se ci sono frustrazioni rispetto ai nostri processi o se non abbiamo comunicato abbastanza o non abbiamo consultato abbastanza, dobbiamo dirlo. Penso che dovremmo essere onesti con i nostri cittadini”, ha aggiunto, come riporta Agi.