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“Una luce nel buio”: Kata, nuova svolta nel caso: dove si troverebbe

Continuano le indagini sulla scomparsa di Kata. Sono passati più di due mesi da quel 10 giugno, quando dall’Hotel Astor di Firenze una bambina di 5 anni è scomparsa nel nulla e mai più ritrovata. Oggi una nuova pista potrebbe far luce su questo mistero. Tantissime le ipotesi formulate fino ad ora, come quella del rapimento per un regolamento di conti tra famiglie, la più plausibile. La Procura di Firenze è intenzionata ad avviare le pratiche per una rogatoria internazionale. (continua)

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kata

Nuova svolta nel caso

L’ipotesi che la bimba si astata rapita e portata all’estero è quella più seguita dagli inquirenti. Il motivo potrebbe essere un regolamento di conti, una vendetta o un fatale errore, fatto sta è che la bambina potrebbe essere viva e potrebbe tornare a casa a breve.

Secondo quanto si legge su Il Tempo: “Tutte le piste investigative portano nella stessa direzione. Kata sarebbe viva e sarebbe stata portata in Perù. Sui motivi ci sono due teorie: una, quella più accreditata, secondo la quale si sarebbe trattato di un tragico errore. La seconda punta a una vendetta nei confronti dello zio della piccola. Per motivi ancora non ben chiariti ma che certamente hanno a che fare con l’ingresso di cittadini peruviani in Europa, in Spagna, Francia e Italia in particolar modo” (continua dopo la foto)

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Le ipotesi sul rapimento

Non è ancora chiaro se il rapimento sia avvenuto per vendetta contro lo Zio di Kata, ora in carcere, oppure se la bambina sia stata presa per errore. In attesa le indagini proseguono e puntano a verificare se la piccola abbia lasciato il paese. “Stiamo facendo tutto il possibile per ricostruire quello che è avvenuto, nel prioritario interesse della piccola e con la speranza di poterla ritrovare– ha fatto sapere oggi il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, che coordina la Dda e i carabnieri, in una intervista a La RepubblicaStiamo cercando di verificare anche questo, sono in corso accertamenti per chiarire se la bimba abbia potuto lasciare l’Italia in aereo o comunque attraverso le varie frontiere“, ha precisato.