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Turetta, il ritrovamento choc nel pc su Giulia

Turetta aveva pianificato tutto

Le indagini a carico di Filippo Turetta si sono chiuse ieri. Le accuse contestate dalla procura di Venezia sono di omicidio volontario pluriaggravato anche dalla premeditazione. Filippo Turetta “aveva pianificato nel dettaglio l’omicidio di Giulia Cecchettin, compreso l’occultamento del cadavere, e la sua fuga“. E’ quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri, dall’autopsia, e in particolare dalla perizia dei Ris. Nell’atto di accusa è contestato al 22enne anche il reato di stalking.

La pianificazione, quindi la premeditazione, è evidenziata, secondo Cherchi, dagli acquisti (nastro isolante, manette, cordame, badili, sacchi neri) fatti dal giovane prima dell’atto criminoso, comprese le mappe stradali, lo studio dei percorsi programmato attraverso internet , e tra questi anche il luogo dell’abbandono del corpo della ragazza nei pressi del lago di Barcis, in Friuli. Per la fuga, poi, Turetta avrebbe acquistato anche materiale per la propria sopravvivenza: soldi contanti, abiti puliti, provviste, per ridurre al minimo il contatto con terzi. (continua dopo la foto)

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turetta

Il ritrovamento choc nel pc su Giulia

In un file salvato sul computer e poi cancellato Turetta aveva pianificato tutto “almeno dal 7 novembre“,(4 giorni prima dell’assassinio) anche come legare Giulia Cecchettin con il nastro adesivo, come tapparle la bocca per impedirle di gridare. Tutto studiato nel dettaglio anche grazie a una app-spia installata sul cellulare della ragazza che gli permetteva di spiarne messaggi e conversazioni.