
Giornata di grande attesa a Torino, con il big match serale in cui la Juventus ospiterà il Milan in una sfida che può già dire molto sulle ambizioni delle due squadre. Igor Tudor, in conferenza stampa, ha provato a dare una scossa all’ambiente dopo i quattro pareggi consecutivi che hanno appesantito l’umore bianconero. “Siamo la Juve e il pari non basta”, ha dichiarato con tono deciso.
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— Tuttosport (@tuttosport) October 5, 2025
Il tecnico croato ha ribadito che la squadra “ha fatto due grandi gare con Atalanta e Villarreal, giocando meglio dell’avversario”, ma che serve trasformare le buone prestazioni in risultati concreti: “Ci manca la vittoria, ovvio, ma vedo la squadra in crescita. Giochiamo in casa nostra e vogliamo fare una bella gara”. (continua dopo la foto)

Tudor ha respinto le critiche sull’identità del gruppo: “L’identità c’è, giochiamo così da sei mesi”. Piuttosto, ha ammesso che nei momenti chiave alla Juve “manca ancora un po’ di personalità e di cattiveria per chiudere le partite”.
Il Mister bianconero non ha voluto drammatizzare le difficoltà difensive – undici gol subiti nelle ultime cinque gare – ma ha riconosciuto la necessità di maggiore equilibrio: “Si lavora su tutto, anche sulla gestione. Io voglio vedere una squadra che fa le cose giuste e dà tutto”.
Sulle condizioni di Bremer e Thuram, il tecnico si è mostrato prudente: “Vediamo oggi, c’è la rifinitura. Non posso dire niente”. Il brasiliano, nonostante la prudenza del tecnico, sembra destinato al forfait, mentre il francese dovrebbe accomodarsi in panchina.
Tudor ha poi sorriso quando gli è stato chiesto del connazionale Luka Modric, che ritroverà in campo: “Ha fatto la storia del nostro popolo, non nascerà nessun altro come lui. Non ho mai visto nessuno giocare così a 40 anni. Speriamo che domani faccia ca**re”, ha detto ridendo. (continua dopo la foto)

Sulla pressione di queste settimane, il tecnico ha mantenuto la calma: “A me queste analisi interessano zero. Io ho visto bene la squadra nelle ultime partite. Nel calcio l’analisi cambia se vinci o se perdi, ma io dico le cose come stanno”.
La Juventus arriva così alla sfida con il Milan con la consapevolezza di dover cambiare passo. Tudor lo sa bene: la pazienza dei tifosi non è infinita, e un altro pareggio potrebbe aprire la strada a un periodo difficile, anche se è presto per parlare di crisi.
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