Il Torino cambia volto? Dopo quasi 20 anni di gestione, Urbano Cairo sembra pronto a dire addio alla società e a vendere. La data del 4 dicembre si staglia all’orizzonte come possibile momento ufficiale per la chiusura delle trattative con il gruppo Red Bull, interessato all’acquisizione del club.
Il Toro mette le ali
— Lettera43 (@Lettera43) December 3, 2024
Cairo può davvero cedere il club granata a Red Bull. Il 4 dicembre possibile data del closing. Anche il Monza a un passo dal fondo Usa gestito dall’italo-americano Gabelli. Il clima da grande liquidazione della Serie A https://t.co/DtrhcFuGxj
Nonostante le smentite ufficiali, le voci si sono intensificate nelle ultime settimane, avvalorate da incontri segreti e indiscrezioni sulla stampa. Il passaggio di proprietà includerebbe non solo il rilancio sportivo del Torino, ma anche investimenti nelle infrastrutture della città, come l’ammodernamento dello stadio e il Pala Alpitour.
Secondo i rumor, la richiesta iniziale di Cairo di 500 milioni di euro si sarebbe ridotta a una cifra intorno ai 200 milioni. Red Bull, già protagonista di successi nel calcio internazionale con Salisburgo e Lipsia, sarebbe pronta a portare la sua esperienza e ambizione in Serie A, rafforzata dall’ingresso di Jürgen Klopp come Global Head of Soccer dal 2025.
Cairo lascia dietro di sé un bilancio controverso: 456 milioni spesi in acquisti, una sola vittoria nel derby contro la Juventus (nel 2015) e una tifoseria spesso divisa. Se la cessione si concretizzasse, sarebbe la fine di un’era e l’inizio di una nuova fase per i granata.
Ma non si parla solo del Torino: l’intera Serie A sembra attraversare una fase di profonde trasformazioni societarie. Ecco i casi più rilevanti: all’Hellas Verona, il presidente Maurizio Setti sarebbe in procinto di cedere il club al fondo texano Presidio Investors per una cifra tra i 72 e i 75 milioni di euro. Il progetto includerebbe la demolizione e ricostruzione dello stadio Bentegodi, con piani ambiziosi per modernizzare la struttura.
Al Monza, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, Fininvest ha deciso di vendere. Il fondo americano Gamco Investors, guidato dall’italo-americano Mario Gabelli, sembra essere a un passo dall’acquisizione, con l’annuncio atteso entro pochi giorni.
Anche il Genoa si prepara a cambiare: i proprietari di 777 Partners hanno deciso di mettere il club sul mercato. Dopo un’esperienza travagliata, il futuro della squadra ligure è incerto, con tifosi sempre più insoddisfatti della gestione. Secondo alcune voci, anche i Friedkin potrebbero disimpegnarsi dalla Roma. Le voci di una cessione non sono confermate, ma il clima di instabilità coinvolge anche i giallorossi.
La crescente presenza di investitori stranieri sta ridisegnando il panorama del calcio italiano. Mentre alcuni vedono queste acquisizioni come un’opportunità per rilanciare la competitività e modernizzare gli impianti, altri temono un’ulteriore perdita di identità per i club storici.
Il caso del Torino rappresenta un simbolo di questa transizione: sarà il trampolino di lancio per un futuro più ambizioso o l’ennesimo capitolo di una gestione finanziaria distante dalla passione dei tifosi? Il 4 dicembre potrebbero arrivare le prime risposte.
Leggi anche:
- Napoli, Conte diventa specialista di “corto muso”: a Torino basta un gol di McTominay
- Torino, Cairo apre alla cessione ma smentisce i contatti: “Venderò a chi è più ricco e più bravo di me”