Terremoto Italia, l’annuncio da brividi del vulcanologo: “Evacuare gli edifici, rischio imminente” – Nei pressi di Napoli, nell’area dei Campi Flegrei, è stato registrato nelle scorse ore un nuovo sciame sismico. La scossa più forte è stata di magnitudo 4.2 e si è verificata alle 3:35 di martedì 26 settembre 2023. Il terremoto più importante degli ultimi quarant’anni a detta degli esperti. Il vulcanologo Giuseppe De Natale, ex direttore dell’Osservatorio vesuviano, ha inviato una Pec al prefetto di Napoli in cui si chiede di evacuare gli edifici dell’area Agnano-Solfatara, dove il fenomeno del bradisismo flegreo è più intenso. Tutto questo per consentire di verificare la vulnerabilità di case e palazzi alle scosse. A riferire la notizia «Il Corriere del Mezzogiorno», secondo cui la Pec è stata inviata al prefetto il 18 settembre scorso. Nella missiva si parla di «rischio imminente» e di «evidente, fortissima preoccupazione dei cittadini». (continua a leggere dopo le foto)
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Terremoto in Italia, l’annuncio del vulcanologo: “Evacuare gli edifici, rischio imminente”
La Prefettura di Napoli, scrive sempre «Il Corriere del Mezzogiorno», ha girato la segnalazione «alle autorità competenti in materia», ossia alla Protezione Civile nazionale, all’Ingv e alla Regione Campania. Il vulcanologo si è detto preoccupato per gli effetti delle continue scosse sulla tenuta degli edifici nella nota area campana. Giuseppe De Natale cita i risultati di alcuni suoi studi «in base ai quali le scosse nei Campi Flegrei sono destinate ad aumentare sia per numero che per intensità. Secondo lo studioso sarebbe necessaria »un’azione di mitigazione del rischio sismico con una verifica a tappeto della vulnerabilità degli edifici in un’area di 20 chilometri, a partire dagli edifici strategici (scuole, ospedali, uffici pubblici)». (continua a leggere dopo le foto)
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Terremoto in Italia, l’allarme del vulcanologo: “Situazione estremamente critica”
De Natale «chiarisce di non voler scavalcare le competenze del proprio istituto Ingv, tuttavia spiega al prefetto di aver deciso di inviare la missiva ‘non avendo avuto riscontro per cinque anni ed essendo ormai la situazione dal punto di vista sismico estremamente critica’», dal momento che con terremoti più forti «si rischia seriamente il cedimento o il collasso degli edifici più vulnerabili localizzati in vicinanza degli epicentri; esattamente lo scenario che avevo anticipato nella Pec del 2018». (continua a leggere dopo le foto)
Accelerazione della dinamica bradisismica
Non l’unico esperto preoccupato per quanto sta accadendo a Napoli e dintorni. Secondo Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il recente sisma “si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione”, vale a dire che “il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando”.