
La storia sportiva di Gianmarco Tamberi è un inno alla passione e alla volontà. Con la vittoria olimpica nel salto in alto a Tokyo 2020, il capitano dell’atletica azzurra ha regalato all’Italia una delle pagine più emozionanti della sua storia recente, riportando la specialità sotto i riflettori.
Tamberi, non so se così ha senso andare ai Mondiali. "Domenica mi metto alla prova, se salto come a Caorle…" #ANSA https://t.co/EQPuAKBjbL
— ANSA Marche (@AnsaMarche) August 8, 2025
La sua determinazione, unita a un carisma capace di conquistare anche chi non segue abitualmente l’atletica, lo ha reso un simbolo per lo sport tricolore. Oggi, però, il campione si trova davanti a una scelta delicata che potrebbe segnare il prosieguo della sua carriera.
Tamberi non è sicuro di prendere parte ai prossimi Mondiali di Tokyo. “Devo capire se ha senso accelerare per fare i Mondiali oppure se prendermi più tempo e finalizzare il recupero alle prossime tre stagioni che portano a Los Angeles”, ha confidato in un’intervista telefonica all’Ansa. La decisione, spiega, non riguarda solo la condizione fisica, ma anche la programmazione strategica in vista degli impegni futuri.
Domenica il campione olimpico tornerà in pedana a Heilbronn, in Germania, per una gara inserita in calendario negli ultimi giorni. Il recente 2.12 saltato a Caorle lo ha colpito profondamente: “È stato choccante e destabilizzante”, ammette.
L’appuntamento tedesco sarà soprattutto una prova con se stesso, per capire il reale stato di forma. “Se la misura sarà tra 2.10 e 2.20 ci sarà da riflettere”, sottolinea, lasciando intendere che la partecipazione ai Mondiali non è affatto scontata.
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