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Tadej Pogacar, “confessioni” prima del Lombardia: “Ecco come mi sento adesso”

È stanco, sì, ma felice. Tadej Pogacar si prepara all’ultima fatica di una stagione trionfale, con un obiettivo da libri di storia del ciclismo: vincere il quinto Giro di Lombardia consecutivo. Un’impresa mai riuscita a nessuno. “Sono pronto”, ha detto il campione del mondo e d’Europa. “Mi sento bene e non vedo l’ora di correre sabato. È una corsa che amo, sarà uno spettacolo”.

A 27 anni, Pogacar ha già scritto pagine indelebili del ciclismo. Eppure, osservando i giovanissimi che gli si affiancano sul podio, un sorriso ironico gli sfugge: “Comincio a sentirmi un po’ vecchio. L’ho detto anche ad Alaphilippe, che ne ha 33: se io mi sento così, figurarsi lui”. Il riferimento è ai ragazzi del 2006, come il francese Seixas e il danese Withen Philipsen, che nelle ultime gare lo hanno incalzato da vicino.

Il fuoriclasse sloveno non si nasconde dietro i numeri: “Le nuove generazioni stanno arrivando, ed è giusto così. Il nostro sport si sta evolvendo, cresce lo spettacolo e cresce la competizione. Battere avversari nuovi è uno stimolo in più per migliorarsi”.

Il fuoco dentro, però, è ancora acceso. “La stagione è stata lunga e impegnativa“, ha ammesso, “ma mi sono gestito bene. Ora manca solo un appuntamento, e il Lombardia è un obiettivo che vale quanto un Mondiale“. Sul traguardo di Bergamo, dove vinse per la prima volta quattro anni fa, Pogacar punta a chiudere in grande stile. Sulla carta, il principale rivale sarà Remco Evenepoel: “È fortissimo, ma non sarà un duello tra noi due. Sarebbe riduttivo e poco rispettoso verso gli altri corridori”.

E se vincere per la quinta volta di fila rappresenterebbe un primato assoluto, Pogacar non si lascia travolgere dalla statistica: “Non sono un maniaco dei numeri. Averne già conquistati quattro consecutivi è qualcosa di straordinario, ma sarò al via con la stessa voglia di sempre. Ho una grande squadra intorno, e questo è il miglior punto di partenza possibile”.

Sabato, tra le salite e i paesaggi del Lombardia, Pogacar proverà ad affascinare ancora una volta i suoi tifosi e tutti gli appassionati di ciclismo. Il traguardo, stavolta, non è solo la singola corsa, ma qualcosa di mai realizzato da lasciare alla memoria dei posteri.

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