Susanna Recchia si è gettata nel fiume Piave a Vidor (Treviso) venerdì scorso portando con se la figlia di 3 anni, Mia. La piccola soffriva di epilessia e prima di compiere il gesto estremo, Susanna potrebbe averla sedata. Dietro le azioni della donna ci sarebbe la prostrazione per una serie di fallimenti sentimentali: la 45enne aveva infatti altri due figli da una precedente relazione e la fine dell’ultima avrebbe aggravato la situazione. Inoltre pare abbia avuto un certo peso anche un grave incidente stradale in cui la donna perse una cara amica che sedeva accanto a lei in auto. Intanto le maestre della piccola Mia ricordano e rompono il silenzio.
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Susanna morta con la figlia
Susanna Recchia ha scritto una lettera di 5 pagine per giustificare il motivo del gesto che stava per compiere. Lettera scritta venerdì e trovata sabato mattina dal compagno che si era presentato a casa per prendere la figlia. La Procura di Treviso ha aperto intanto un fascicolo per omicidio-suicidio sul caso. Le motivazioni del gesto non lascerebbero spazio ad altre ipotesi. I corpi senza vita della donna di 45 anni e della figlioletta sono stati rinvenuti ieri mattina nel fiume Piave. Si indaga sull’ipotesi che Susanna, prima di compiere il gesto estremo, abbia sedatola piccola, magari proprio con quei farmaci per l’epilessia che aveva deciso di portare con sé e che, in un primo momento, avevano fatto sperare al padre Mirko De Osti che l’ex compagna avesse risparmiato la figlia.
Proprio per chiarire se Mia sia stata sedata o addirittura uccisa prima di essere travolta dalle fredde acque del Piave, abbracciata alla madre, lunedì, la Procura di Treviso, ha disposto un primo esame esterno sulla salma della piccola. Solo, infatti, nel caso di esito positivo il pubblico ministero Barbara Sabbatini ordinerà l’esecuzione di un secondo esame più approfondito. Serviranno, dunque, ancora diversi giorni per conoscere la data dei funerali di Susanna e di Mia che, con ogni probabilità, verranno celebrati assieme. (continua dopo la foto)
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Le maestre della bimba rompono il silenzio
Mia avrebbe compiuto 4 anni il prossimo novembre. “Era una bambina splendida” le poche parole che riesce a pronunciare la maestra della piccola che, fino a venerdì scorso, era regolarmente alla materna dove giocava con le altre bambine. E proprio venerdì pomeriggio Susanna era andata a prendere la figlia a scuola e l’altro figlio alle elementari. “Sembrava tranquilla – ricordano le insegnanti – ha consegnato delle carte delle deleghe per l’uscita dei bambini. Mai avremmo pensato ad un epilogo simile“.