Varie. Il colloquio, che ha avuto una durata di circa trenta minuti, si è svolto faccia a faccia tra Riccardo C. e don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano. Il momento è stato carico di grande emozione, con lacrime e una profonda consapevolezza del fatto che non ci sarà più possibilità di ritorno, accompagnata dal forte desiderio di esprimere le proprie emozioni e riflessioni più intime. (Continua a leggere dopo la foto)
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Strage di Paderno, parla il prete del carcere Beccaria
Strage di Paderno, parla il prete del carcere Beccaria. Alla conclusione del colloquio, Riccardo C., il 17enne accusato di aver ucciso il fratellino e i genitori a Paderno Dugnano, ha detto al sacerdote: “Tu sei quello di ’non esistono ragazzi cattivi”. Con queste parole, il giovane si riferiva al titolo del libro in cui don Burgio narra la sua esperienza come educatore e fondatore delle comunità Kayròs, impegnato accanto a minori in difficoltà . Nei prossimi giorni, Riccardo C. potrebbe avere l’opportunità di incontrare anche i nonni, che hanno manifestato il desiderio di volergli stare vicino nonostante il tragico evento.
Questa visita potrebbe essere organizzata dopo l’udienza di convalida, quando Riccardo sarà trasferito dal centro di prima accoglienza al carcere minorile Beccaria di Milano. La richiesta di incontro è stata avanzata dallo stesso ragazzo, che spera di avviare un percorso di recupero. Una volta in carcere, Riccardo dovrà adattarsi a un ambiente noto per il sovraffollamento e i frequenti problemi di violenza, dove si verificano periodici disordini. Essendo un giovane che non ha mai avuto problemi legali precedenti e che non proviene da un contesto di microcriminalità , potrebbe affrontare notevoli difficoltà nell’ambientarsi.
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