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Strage nella centrale di Suviana: spunta la testimonianza choc del superstite

Strage nella centrale di Suviana: proseguono le ricerche dei dispersi

Come dicevamo, i soccorritori stanno tentando di accedere alla centrale elettrica del lago di Suviana anche con i gommoni. «Stiamo entrando anche coi gommoni dalla parte del lago», ha spiegato Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del fuoco. «Le operazioni sono molto difficili, lunghe, stiamo facendo tutto il possibile. Stiamo ancora valutando le condizioni di sicurezza della struttura, per consentire ai vigili del fuoco all’interno di operare in una condizione che consente anche vie di fuga in caso di allagamento improvviso», ha aggiunto. (continua a leggere dopo le foto)

Strage nella centrale di Suviana: la testimonianza choc di un superstite

«Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo», così un superstite della strage di Suviana, Pierfrancesco Firenze ha raccontato alla moglie, Emilia Ferdighini, accorsa sul luogo della tragedia. «Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio. Era un po’ sotto choc: si conoscono un po’ tutti qua», ha aggiunto la donna. Firenze, spezzino come la famiglia, vive nella casa dell’Enel in cima alla diga di Suviana. «Non capivo cosa fosse successo, l’ho appreso dal telegiornale. Sapendo che lui è qua, che lavora qua ero un po’ spaventata», ha detto la donna. Quando la moglie lo ha sentito, le prime parole sono state: «Tutto bene, io tutto bene, però, purtroppo è successo». La signora ha spiegato che il marito era letteralmente sotto choc. «È un dipendente dell’Enel. Si conoscono un po’ tutti qua non sono in tanti», ha dichiarato la moglie di Pierfrancesco Firenze.