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Stefano Pioli: “Sarò sempre grato al Milan, ma i derby persi mi hanno fatto male. Allenare Ibra? Difficile, ma…”

Pioli dalla panchina

Stefano Pioli, attuale tecnico dell’Al Nassr, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, raccontando la sua esperienza al Milan e i motivi che hanno portato alla sua separazione dal club. Cinque anni intensi, ricchi di emozioni e successi, ma anche segnati da momenti difficili, come i sei derby consecutivi persi contro l’Inter.

“Per cinque anni ho dato al Milan tutto quello che avevo, per far felici club, giocatori e tifosi. Ho vissuto emozioni inimmaginabili e indimenticabili. Sarò grato per sempre” ha dichiarato Pioli, visibilmente emozionato. Da spettatore a Riyad, dove ha seguito la Supercoppa Italiana, ha ammesso: “Ho seguito poco le partite del Milan. Mi emozionavo troppo davanti alla tv. È stato un distacco importante“.

Pioli ha riconosciuto che i derby persi contro l’Inter hanno accelerato una separazione “fisiologica”. “Perderne sei di fila mi ha fatto male, soprattutto i due di Champions. Hanno tolto valore a un grande risultato: tornare in semifinale dopo 16 anni“. Il tecnico ha indicato il momento in cui ha capito che il suo percorso con il Milan stava per concludersi: “Ritorno dei quarti di Europa League con la Roma. Feci un gran discorso negli spogliatoi, la squadra non sembrò capire. Mi accorsi che l’empatia si era guastata“.

Nel corso dell’intervista, Pioli ha ricordato alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi. Su Zlatan Ibrahimovic ha detto parole agrodolci: “Cristiano Ronaldo è leggenda, enorme, planetario. Ibra era impetuoso, con una personalità dominante. È stato un piacere allenarlo, anche se non è stato facile“.

Stefano Pioli, elogi per Theo Hernandez e Rafael Leao

Elogi anche per Theo Hernandez e Rafael Leao. “Theo è un bravo ragazzo. Non c’è stato un solo giorno al Milan in cui non abbia dovuto spronarlo, ma ditemi un terzino sinistro che sposti le partite come lui. Leao? Può diventare molto più forte di ora. Ci sta arrivando”.

Dopo il Milan, Pioli ha scelto l’Arabia Saudita, nonostante tre offerte dalla Serie A: “Volevo un anno di stacco, ma ho capito presto che avrei faticato a restare fermo. Non mi sembrava giusto allenare in Italia dopo il Milan”. Con l’Al Nassr, l’obiettivo è chiaro: “La Final Four di Champions League asiatica e provare a vincere. Se l’anno prossimo vincerò, resterò. Altrimenti, vedremo“.

Guardando al derby di Supercoppa Italiana tra Milan e Inter, Pioli ha concluso: “Il Milan ha dimostrato forza di reazione contro la Juve. L’Inter è la più forte, ma una finale resta sempre aperta“. Un Pioli sincero, grato e determinato a lasciare il segno anche nella sua nuova avventura.

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