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Sinner, una notte da incubo: i tormenti per un Roland Garros buttato via e la voglia di riscatto

Jannik Sinner è rientrato a casa, a Sesto Pusteria, dopo la più amara delle delusioni. La finale del Roland Garros contro Alcaraz, un match epico durato oltre cinque ore, ha lasciato una ferita profonda. A un passo dal sogno, a un punto da un’altra impresa leggendaria, il campione altoatesino ha visto sfumare la vittoria, con tre match point sciupati che ancora scottano.

Jannik ha conquistato un punto in più del suo avversario, e anche per questo la sconfitta è stata un colpo durissimo, come ha ammesso lo stesso Sinner: “Lo sapete, ho passato un periodo difficile con le vicende dell’ultimo anno e la squalifica, e solo io e le persone intorno a me sappiamo come sono andate le cose. Sono stati 3 mesi difficili da gestire, quando torni vuoi vincere anche per far vedere il tuo carattere, fa ancora più male perdere così“. (continua dopo la foto)

Il numero uno del mondo ha mostrato, ancora una volta, la sua incredibile grinta, ed è pronto a ripartire e a trasformare questa caduta in linfa vitale per i prossimi obiettivi. Il team di Sinner, in particolare coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, sta giocando un ruolo cruciale nella gestione psicologica di questo momento.

Su tutti, si segnala il messaggio toccante di Vagnozzi su Instagram: “Sono queste le partite che ti forgiano, che definiscono chi sei. Chi ti vive tutti i giorni sa cosa c’è dietro ogni colpo, ogni scatto, ogni salto, ogni pugno: una dedizione totale. In finale hai mostrato al mondo non solo il tuo tennis, ma anche un cuore e una resilienza da numero uno. Il Paese è fiero di te, e io lo sono ancora di più. Questa storica partita ti renderà ancora più forte“: è la perfetta sintesi dell’approccio del team.

L’antidoto alla sconfitta, come sempre, sarà affidata al lavoro. Prima però, un riposo ristoratore a casa, insieme alla sua famiglia. Mamma Siglinde, che lo ha raggiunto a Parigi e ha commosso tutti con la sua genuina emotività, è stata una presenza consolatrice in questi momenti difficili. Il ritorno tra i suoi monti, con papà Hanspeter e il fratello Mark, è il rito che più di ogni altro lo ritempra e ne rinfocola le energie. (continua dopo la foto)

Dalla quiete di Sesto Pusteria, Sinner si proietterà direttamente sull’erba, con l’obiettivo di prepararsi al meglio per i prossimi impegni. La prima tappa sarà il torneo di Halle, in Germania, dove lunedì inizieranno gli allenamenti.

Lo scorso anno, proprio a Halle, Jannik ha conquistato il suo primo e finora unico titolo sull’erba, battendo Hurkacz in finale. Gli organizzatori, dopo aver legato per anni il loro nome a Federer, hanno scommesso sul potenziale tecnico e mediatico di Sinner, e ora si ritrovano con il numero uno del mondo in tabellone.

Dopo Halle, un’altra settimana di allenamenti intensi prima del sacro appuntamento di Wimbledon, al via il 30 giugno. Sui prati di Church Road, Sinner cercherà la rivincita con Alcaraz, in quella che si preannuncia una stagione sull’erba ricca di emozioni.

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