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Sinner e Alcaraz, il dato pazzesco: da non credere

La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz diventa ogni giorno più intensa e appassionante. La splendida finale delle Atp Finals 2025, vinta dall’azzurro in due set, è solo l’ultimo capitolo di un duello che promette di dominare la scena mondiale nei prossimi anni.

Ma c’è un dato quasi incredibile che lascia tutti a bocca aperta. A volte i numeri spiegano gli equilibri in campo – quando giocano i campioni – meglio di qualsiasi altra considerazione. E questo è un esempio eclatante.

Nonostante Alcaraz sia in vantaggio negli scontri diretti (10-6), infatti, un dato sorprendente emerge dai 16 precedenti tra i due: il totale dei punti conquistati è identico, 3302 punti complessivi, cioè 1651 a testa. Un equilibrio pazzesco, che sottolinea quanto siano serrati i loro confronti, sempre decisi da dettagli minimi.

Nel corso del 2025, Sinner e Alcaraz si sono affrontati sei volte in finali di prestigiosi tornei: Masters 1000 Roma, Roland Garros, Wimbledon, Masters 1000 Cincinnati, Us Open e ATP Finals. Sinner ha trionfato a Wimbledon e a Torino, mentre Alcaraz ha conquistato tutti gli altri incontri.

Va comunque sottolineato come a Roma Sinner fosse al rientro dopo i tre mesi di stop per la squalifica seguita al caso Clostebol, e già approdare in finale era stato un mezzo miracolo. Inoltre, a Cincinnati l’azzurro è stato costretto al ritiro per un problema fisico e la partita in pratica non si è disputata. (continua dopo la foto)

Se si considera che a Parigi è finita al super tie break del quinto set e che Jannik ha sprecato tre match point consecutivi, anche il computo degli scontri diretti assume un significato diverso.

A questa serie di incontri, peraltro, va aggiunta anche la finale del Six Kings Slam, vinta da Sinner, che però non rientra nei precedenti ufficiali. I numeri e la storia dei match confermano quanto sia intenso ed equilibrato questo duello, che per molti anni si protrarrà per la gioia degli appassionati. Nell’attesa di scoprire se spunterà un “terzo incomodo” in grado di insidiare questa “corsa a due”.

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