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Serie A e Fgci, storico accordo. Le Leghe avranno più autonomia. Ecco cosa potranno decidere

Serie A e Fgic hanno raggiunto uno storico accordo per una maggiore autonomia riconosciuta alle diverse Leghe che sovraintendono i campionati. È una svolta significativa nel rapporto tra la federazione e le leghe professionistiche. L’accordo si basa infatti su un’autonomia organizzativa delle varie componenti, consentendo alle leghe di gestire diversi aspetti delle loro competenze, senza dover dipendere dalla Figc.

Le leghe ora hanno la possibilità di modificare il numero di squadre che accedono ai playoff e ai playout, le date dei campionati e tutti gli aspetti che riguardano direttamente il loro funzionamento. Queste modifichem in ogni caso, non dovranno influire sul destino degli altri tornei, in particolare per quanto riguarda le promozioni e le retrocessioni.

L’accordo raggiunto oggi rappresenta un passo verso una gestione più autonoma e flessibile delle competizioni. Il documento condiviso dalle varie anime del consiglio federale, in vista dell’assemblea straordinaria del 4 novembre, pone le basi per modifiche statutarie necessarie alla luce dell’emendamento Mulè, che conferisce maggiore potere e rappresentanza ai professionisti.

Durante l’incontro, tenutosi in via Allegri, non si è ancora discusso delle percentuali di rappresentanza e dei pesi politici, che rimangono un tema delicato. La Serie A punta a ottenere una rappresentanza superiore al 25%, mentre attualmente si attesta al 12%. Questo comporterebbe una riduzione della rappresentanza per le altre leghe, con la B attualmente al 5%, la Lega Pro al 17%, la Lega Dilettanti al 34%, l’Assocalciatori al 20%, l’Assoallenatori al 10% e gli arbitri al 2%.

Serie A e Fgci, una nuova era per il calcio italiano

La questione sarà oggetto di dibattito nel consiglio di lunedì, dove si cercherà di trovare un equilibrio soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Una novità significativa riguarda il diritto di veto, ossia la cosiddetta “intesa” su temi specifici delle leghe. Inizialmente previsto per tutte le leghe, l’accordo prevede di riservare questo “privilegio” esclusivamente alla Serie A.

Ciò significa che la Serie A potrà esercitare il diritto di veto su norme riguardanti esclusivamente le sue competenze, comprese Licenze Nazionali, la lista degli extracomunitari e i principi informatori. Secondo il presidente della Figc, Gabriele Gravina, l’accordo rappresenta un riconoscimento del ruolo di guida della Lega di A all’interno del sistema calcistico, in linea con quanto previsto dalla nuova legge.

La vera sfida rimane nella definizione dei numeri e delle percentuali, un tema che continuerà a generare discussioni e dibattiti tra le diverse leghe e la federazione. Questo accordo dà il via in ogni caso a una nuova era nel calcio italiano, con potenziali implicazioni significative per il futuro delle competizioni e della governance sportiva nel Paese.

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