Il 1º febbraio 2019 inizierà la ventesima edizione del Torneo Sei Nazioni, che nel 2000 ha rappresentato l’evoluzione definitiva dello storico Home Championship proprio per l’inserimento della nostra nazionale. L’annuale confronto tra Galles, Inghilterra, Irlanda, Scozia e Francia non ci ha mai visto protagonisti, purtroppo, eppure questo resta un appuntamento che sempre di più affascina gli appassionati di rugby. Come anche i semplici curiosi, più o meno tifosi, pronti ad ammirare i campioni del ribattezzato – ovviamente per ragioni di sponsorizzazione – Guinnes Six Nation 2019. E le squadre suddette, che a giorni vedremo scontrarsi… con quali divise?
Irlanda
L’anno scorso non ci fu storia (come raccontammo da Dublino), e quest’anno non sarà facile. Sono loro i campioni in carica, che nel 2018 riuscirono persino ad aggiudicarsi il Grande Slam battendo tutte le altre cinque squadre. Tradizionalmente bianco-verdi, con annate in un elegante nero, festeggerete con loro con questa inusuale tonalità ?
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Scozia
Fu l’ultima vincitrice del Cinque Nazioni, poi… più nulla. Addirittura in più di una occasione sconfitta dagli azzurri e posizionatasi in classifica peggio della nostra squadra, chissà che non sia la più motivata! La sua casacca e i suoi colori sono da sempre tra i più amati anche fuori dal Regno Unito. Che ne pensate?
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Inghilterra
L’unica a interrompere lo strapotere irlandese degli ultimi cinque anni con la doppietta degli anni 2016 e 2017. Resta la più vittoriosa, con 38 trofei (uno in più del Galles), e secondo molti anche la più carismatica. Nel 2019 aprirà le danze proprio a Dublino il 2 febbraio in una partita che dirà molto sulle aspettative delle due squadre. Sarete nella loro curva?
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Francia
Prima dell’Italia era lei l’ultima arrivata nel rugby europeo che conta. Eppure i suoi sono numeri di primo piano: 25 titoli in 88 partecipazioni contro i 22 su 118 di Scozia e Irlanda (appaiate anche per Whitewash, 16). Spesso sono stati i ‘cugini antipatici’ per quanto ci riguarda, ma riuscimmo a sconfiggerli nel 2011 e nel 2013. Quest’anno inaugureranno l’edizione… ci faranno cambiare idea?
[content-egg module=Ebay template=list next=1]
Galles
Sarà a Parigi contro la Francia nella partita inaugurale del Torneo, sperando in un buon inizio a cinque anni di distanza dalla sua ultima vittoria del Torneo, nel 2015 (ma nel 2014 si aggiudicò addirittura il Grande Slam). Quanto a vittorie totali, è solo un titolo dietro gli inglesi… Chissà che non sia lei la sorpresa e che possa raggiungerli nella speciale classifica. Il loro è un rosso che non passa mai di moda!
[content-egg module=Amazon template=list next=1]
Italia
Quest’anno si parte dalla Scozia per cercare di interrompere il filotto negativo di diciotto partite perse, anche se forse sarà bene puntare sull’Italia-Galles del 9 febbraio a Roma. Le due vittorie del 2007 e del 2013 sono il risultato da battere, aggrappandoci anche a qualche segnale incoraggiante e dei giovani promettenti. Inizieremo a vedere gli effetti dell’Onda Lunga del piano di Conor O’Shea o ci aspetterà un altro cucchiaio di legno – riservato all’ultimo classificato – o un temibile Whitewash, se le perderemo tutte? In alto i cuori, e forza Azzurri!
[content-egg module=Amazon template=list next=1]