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Milano tra San Siro e i “nuovi stadi”: come è andato l’incontro tra il sindaco Sala, Inter e Milan

Ristrutturazione San Siro. Dopo un’ora di discussione nell’incontro tra il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Inter, Milan e Webuild, la società che progetta di ristrutturare il Meazza, le due squadre milanesi hanno messo sul tavolo le richieste: posti vip all’interno e servizi all’esterno, cioè negozi, ristoranti e un museo di livello. Per accelerare i tempi il Comune cederebbe subito l’edificio, evitando così di mettere a gara il progetto.

Al termine dell’incontro durato circa un’ora, Webuild ha confermato soltanto che per lo studio di fattibilità sarebbero necessari “tre mesi”. Non sono state rilasciate altre dichiarazioni. Dopo l’incontro il sindaco Giuseppe Sala ha commentato: “E’ andato bene. Erano presenti i vertici di Inter, Milan e Webuild. Spirito buono ma ora c’è da lavorare. Il Comune –  ha proseguito Sala – accoglie la proposta di Webuild di fare questo studio di fattibilità pro bono e che dovrà essere completato entro giugno. Le squadre hanno confermato che in pochissimi giorni passeranno dei documenti con le loro richieste”.

Ristrutturazione San Siro, le condizioni dettate da Inter e Milan ma “palle ferme” fino a giugno

Sulle richieste Sala ha risposto che sono “relative a quello che ci deve essere all’interno dello stadio, posti vip, servizi come ascensori, bagni, accessibilità, che per noi è importante, ma anche servizi all’esterno, spazi commerciali, limite di attesa per chi arriva allo stadio prima, ovviamente tutto quello che sta fuori sta all’interno delle regole del Pgt, questo mi pare ormai assodato”. Sala ha sottolineato che sono in attesa dello studio che dovrebbe arrivare a giugno.

“Quindi – ha detto Sala – da qua a giugno saremo fermi in attesa di questo lavoro” che “deve dimostrare che si può fare a un costo sostenibile, quanto dipenderà anche da quello che le squadre chiedono, e soprattutto bloccando il minimo possibile lo stadio stesso”. Sala ha anche evidenziato la continuazione dei progetti alternativi delle squadre: “È evidente che io nel frattempo non mi aspetto che le squadre rallentino sui progetti alternativi, non posso chiederlo perché non avrebbe alcun senso. È altrettanto evidente però che se Webuild arrivasse a produrci un buon piano che risponde ai requisiti di cui abbiamo detto, a quel punto mi aspetterei una risposta dalle squadre. Difficile essere ottimisti o pessimisti, diciamo che l’atmosfera intorno al tavolo è positiva e sono certo che le squadre guardano con interesse a questa opzione sapendo che hanno anche alternative e che a questo punto cominciamo ad avere un momento della verità, che io metto a giugno”.

Il sindaco ha sottolineato in conclusione che ci sono delle condizioni necessarie e delle richieste imprescindibili per le squadre: “Le squadre sanno che sui biglietti normali non sono momenti storici in cui aumentare di granché i prezzi dei biglietti normali. I ricavi possono essere aumentati da due punti di vista: attraverso i posti vip, dove le aziende possono pagare servizi particolari a prezzi molto più alti, e la seconda cosa è attraverso l’idea che dei tifosi vip o non vip vadano nell’area dello stadio prima e possono vivere l’esperienza su più ore, dal pranzo all’acquisto delle cose, a veder il museo. Imprescindibile quindi al momento per loro è un museo di livello, quello di oggi non è granché però fa tanti visitatori, spazi ristorazione e servizi, spazi commerciali. Per loro è imprescindibile e credo sia normale. Queste analisi” le squadre “le hanno già, le forniranno cercando di far convergere le esigenze di Inter e Milan che su questo non possono essere così lontane” ha concluso.