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Qual è la differenza tra ATP e WTA?

Segno d'intesa tra Errani e Paolini

Nel mondo del tennis professionistico si sente spesso parlare di ATP e WTA, due sigle che identificano i circuiti maschile e femminile. Ma qual è esattamente la differenza tra ATP e WTA? Molti appassionati conoscono i grandi tornei, da Wimbledon al Roland Garros, ma pochi sanno che il sistema di competizioni, punteggi e montepremi varia tra uomini e donne. In questo articolo analizziamo in modo chiaro e completo le principali differenze tra i tornei ATP e WTA e come funzionano i ranking e i montepremi.

Quali sono le principali differenze tra tornei ATP e WTA?

L’ATP (Association of Tennis Professionals) e la WTA (Women’s Tennis Association) sono le due organizzazioni che gestiscono e regolano il tennis professionistico rispettivamente maschile e femminile.

La nascita dell’ATP risale al 1972, quando i giocatori maschi decisero di creare un’associazione indipendente per rappresentare i propri interessi, promuovere i tornei e creare un sistema di classifiche uniforme. La WTA, invece, nacque un anno dopo, nel 1973, grazie alla visione e alla determinazione di Billie Jean King, che voleva garantire pari diritti e visibilità alle tenniste professioniste.

Sebbene condividano la stessa struttura generale, i due circuiti presentano alcune differenze organizzative.

  • I tornei ATP sono suddivisi in ATP 250, ATP 500 e Masters 1000, più i tornei del Grande Slam (gestiti dall’ITF) e le Finals di fine stagione.
  • La WTA adotta una suddivisione simile, con tornei WTA 250, 500 e 1000, anch’essi affiancati dagli Slam e dalle WTA Finals.

La principale differenza riguarda la partecipazione e la distribuzione dei punti: nel circuito ATP i tabelloni principali contano generalmente più giocatori (fino a 128 nei Masters 1000 più importanti), mentre in molti tornei WTA la partecipazione è più ristretta, per ragioni di calendario e logistica.

Inoltre, nel tennis maschile si gioca al meglio dei cinque set solo negli Slam, mentre nel femminile tutti i match si disputano al meglio dei tre set, anche nelle finali dei major. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Quali sono le differenze di ranking e punteggio?

Un altro aspetto fondamentale per capire la differenza ATP WTA è il funzionamento dei ranking, ossia le classifiche mondiali che determinano le teste di serie e l’accesso ai tornei.

Entrambi i circuiti utilizzano un sistema a punti basato sui risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane. Tuttavia, esistono leggere differenze nel calcolo e nella distribuzione dei punti.

Nel circuito ATP, la classifica tiene conto dei migliori 19 risultati di ogni giocatore, compresi i quattro tornei del Grande Slam e gli otto Masters 1000.
Nel circuito WTA, invece, vengono conteggiati i migliori 16 tornei disputati nell’anno, includendo i quattro Slam e i principali WTA 1000.

Ecco un confronto indicativo dei punti assegnati:

Livello torneoVincitore ATPVincitrice WTA
Grande Slam2000 punti2000 punti
Masters / WTA 10001000 punti900/1000 punti
ATP / WTA 500500 punti470/500 punti
ATP / WTA 250250 punti280 punti
Finalsfino a 1500 puntifino a 1500 punti

Come si nota, il sistema è molto simile ma non perfettamente identico: alcune categorie WTA (come i WTA 1000 “non mandatory”) assegnano leggermente meno punti rispetto ai corrispettivi maschili.

Entrambe le classifiche vengono aggiornate ogni lunedì e rappresentano il principale indicatore dello stato di forma dei giocatori. Nel corso della storia, icone come Federer, Nadal, Djokovic per l’ATP e Serena Williams, Steffi Graf, Martina Navratilova per la WTA hanno dominato a lungo la vetta, segnando epoche sportive. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Steffi Graf contro Martinaa Navratilova
Steffi Graf of Germany during the Women’s Singles Final against Martina Navratilova at the Wimbledon Lawn Tennis Championship on 8 July 1989 at the All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon in London, England. (Photo by Bob Martin/Allsport/Getty Images)

Perché i montepremi ATP e WTA non sono sempre uguali?

Il tema della parità dei premi economici tra ATP e WTA è da tempo uno dei più dibattuti nel tennis moderno. Se nei quattro tornei del Grande Slam – Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open – uomini e donne ricevono oggi montepremi pressoché identici, questo equilibrio è il risultato di un lungo percorso di rivendicazioni e cambiamento culminato nel 2007, quando fu finalmente sancita la completa uguaglianza economica tra i due circuiti nei Major.

Al di fuori degli Slam, però, la situazione resta più complessa. Nei tornei del circuito regolare, infatti, le cifre non sempre coincidono. Le ragioni di questa disparità sono molteplici. Da un lato, i tornei maschili tendono a generare ricavi più alti grazie a sponsor e diritti televisivi, che spesso garantiscono una visibilità e un ritorno economico maggiori. Dall’altro, bisogna considerare che ATP e WTA sono organizzazioni distinte, con contratti e strategie di marketing indipendenti, e questo influisce sulla distribuzione complessiva dei premi.

Inoltre, alcuni eventi femminili prevedono tabelloni più ridotti o durate inferiori, fattori che incidono inevitabilmente sul budget a disposizione. Tuttavia, negli ultimi anni si è affermata una tendenza positiva verso una maggiore parità: molti tornei “combined”, come Indian Wells, Madrid o Roma, hanno progressivamente uniformato i montepremi tra uomini e donne.

Proprio in Italia, gli Internazionali BNL d’Italia rappresentano un esempio virtuoso di questa evoluzione. Nel 2023 è arrivato l’annuncio che, a partire dal 2025, i premi destinati ai giocatori e alle giocatrici saranno finalmente identici. Una decisione simbolica e concreta allo stesso tempo, che segna un passo decisivo verso l’equilibrio economico e sportivo tra i due circuiti e conferma il tennis come uno degli sport più attivi nella promozione della parità di genere. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Quali sono i tornei più prestigiosi WTA e ATP in Italia?

Il nostro Paese ospita infatti alcuni tra i tornei più affascinanti e seguiti del circuito internazionale, sia per quanto riguarda l’ATP che la WTA, diventando negli ultimi anni un punto di riferimento per il tennis mondiale.

Nel circuito maschile, il fiore all’occhiello è senza dubbio rappresentato dagli Internazionali BNL d’Italia, nati nel lontano 1930 e disputati sui leggendari campi in terra rossa del Foro Italico di Roma. Inserito tra i tornei del circuito Masters 1000, l’evento romano è considerato uno dei più prestigiosi e amati dai giocatori per la sua atmosfera unica, che mescola eleganza, storia e passione del pubblico italiano. Negli anni, sul Centrale del Foro si sono scritte pagine indimenticabili: da Rafael Nadal, dominatore assoluto con dieci titoli, a Novak Djokovic e Roger Federer, fino ad arrivare a Jannik Sinner, simbolo della nuova generazione azzurra e protagonista di un tennis capace di accendere la speranza dei tifosi italiani.

Accanto a Roma, il calendario ATP italiano è sempre più ricco e variegato. Sono tornati infatti eventi di grande interesse come l’ATP 250 di Firenze, rilanciato nel 2022, e l’ATP 250 di Napoli, che hanno contribuito ad ampliare l’offerta tennistica del Paese. Ma il vero fiore all’occhiello degli ultimi anni è senza dubbio l’approdo a Torino delle ATP Finals, dal 2021 al 2025, l’evento che riunisce i migliori otto giocatori del mondo a fine stagione. Un appuntamento di portata globale, che ha consacrato l’Italia come uno dei cuori pulsanti del tennis internazionale e ha portato un’importante ricaduta economica e d’immagine per la città e per tutto il movimento sportivo nazionale.

Sul fronte femminile, la WTA ha trovato da tempo in Italia una delle sue sedi più importanti. Anche qui, gli Internazionali BNL d’Italia rappresentano il punto più alto del calendario. Il torneo femminile si disputa infatti anch’esso al Foro Italico fin dagli anni Trenta, in parallelo con la competizione maschile. Nel corso della sua lunga storia ha visto trionfare alcune tra le più grandi campionesse di sempre, da Chris Evert a Martina Navratilova, da Serena Williams a Maria Sharapova, fino alla finale disputata nel 2014 da Sara Errani, una delle protagoniste dell’età d’oro del tennis italiano femminile.

Negli ultimi anni, inoltre, il movimento WTA nel nostro Paese ha trovato nuova linfa grazie al Palermo Ladies Open, torneo WTA 250 su terra rossa con una tradizione consolidata e un forte legame con il pubblico siciliano. L’evento palermitano, tornato stabilmente nel calendario internazionale, è diventato una vetrina importante per le giovani promesse del tennis femminile, con vincitrici come Irina-Camelia Begu e Fiona Ferro che hanno contribuito a mantenerne alto il prestigio.

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