Il Milan non gira e Pioli deve cambiare qualcosa per riprendere le redini della squadra. La sconfitta in Champions potrebbe modificare l’assetto rossonero.
Caduta in Champions
La sconfitta in Champions League contro il Borussia Dortmund ha ridimensionato la stagione del Milan. I rossoneri rischiano seriamente di essere eliminati dalla competizione già nella fase a gironi, rinunciando anche ad un cospicuo bonus dalla UEFA per il proseguimento nel percorso. Inoltre anche in campionato le cose non stanno andando bene e Inter e Juventus sembrano una spanna sopra: a dicembre Pioli si gioca tanto e deve necessariamente rientrare in gioco se vuole conservare il posto in panchina. Cardinale lo monitora e segue da vicino l’evoluzione del Milan nelle prossime gare. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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L’attacco non incide
L’attacco non incide e gli infortuni stanno fortemente condizionando il rendimento in avanti. Il tecnico potrebbe tornare in pianta stabile al 4-2-3-1 per aumentare la portata offensiva della squadra. Tuttavia al momento nessuno dei trequartisti è in condizione ottimale, anche per via degli infortuni. Potrebbe essere confermato Loftus-Cheek in versione trequartista come Kessie in passato, mentre in futuro potrebbe essere anche Reijnders a ricoprire quella posizione. Soprattutto quando rientrerà Bennacer nel mezzo per riprendersi le chiavi della regia. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Il rientro di Bennacer
Proprio l’algerino è ormai prossimo al rientro in squadra. Il modulo con due mediani non è l’ideale per lui che non è un incontrista puro e preferisce agire a tutto campo. Bennacer quindi potrebbe anche alternarsi con Reijnders sulla trequarti, lasciando spazio davanti alla difesa a due giocatori più fisici come Loftus-Cheek e Pobega o Krunic. Adli per caratteristiche sarebbe l’ideale, ma Pioli non è rimasto soddisfatto delle ultime prestazioni del francese.
Fiducia condizionata
Intanto Cardinale e Furlani hanno scelto di non incontrare Pioli nei prossimi giorni. Un esonero prima del Frosinone non avrebbe senso e al momento non è il caso di mettere ulteriore pressione all’allenatore. Inoltre in casa milanista non ci sono idee per l’eventuale successore, al quale bisognerebbe assicurare qualche innesto di mercato. Pioli è più aziendalista e attualmente è la persona più consona per traghettare i rossoneri anche in un periodo per nulla positivo.
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