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Pierina Paganelli, la notizia su Davide Barzan: finisce male per lui

Manca l’atto tipico: “Nessuna prova di esercizio abusivo”

A rafforzare la linea difensiva è proprio l’assenza – nel comunicato dell’Ordine – di un qualsiasi riferimento concreto a un atto specifico compiuto da Barzan in violazione della legge. «Non viene indicato neanche un singolo procedimento penale in cui avrebbe agito come avvocato», ribadisce Lepera. Secondo la sua posizione, Barzan ha sempre agito nel pieno rispetto della normativa, e non ci sarebbe quindi alcun margine per una contestazione formale.

E se anche si volesse ipotizzare un’usurpazione del titolo di avvocato, l’avvocato cosentino ricorda un dettaglio spesso dimenticato: tale comportamento non costituisce più reato penale dal 1999, ma è stato trasformato in illecito amministrativo. In questo caso, dunque, l’autorità competente non sarebbe la Procura di Rimini, ma un ente amministrativo. Un errore tecnico, secondo la difesa, che renderebbe la denuncia ancora più debole.

Barzan nel caos mediatico: quanto pesa l’eco di Le Iene?

Al centro di tutto resta lui, Davide Barzan, volto ormai noto al pubblico per le sue presenze televisive, le sue analisi e le sue dichiarazioni nel corso dell’indagine. Ma proprio quella visibilità mediatica potrebbe essergli costata cara. L’Ordine sembra aver agito anche sull’onda della pressione dell’opinione pubblica e delle segnalazioni provenienti dal clamore suscitato dalla trasmissione di Italia 1.

La domanda ora è: basteranno le accuse mediatiche per trascinarlo in un procedimento formale? O si tratta solo di un boomerang mediatico in piena regola?

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