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Per Gattuso l’incubo play-off: la situazione dell’Italia e le Nazionali da evitare

Salvo miracoli calcistici, come una clamorosa sconfitta della Norvegia con Israele, l’Italia di Rino Gattuso può iniziare a guardare ai playoff di marzo per qualificarsi al Mondiale 2026. Gli azzurri chiuderanno con ogni probabilità al secondo posto del girone, ma con una certezza importante: saranno testa di serie nel sorteggio del 21 novembre a Zurigo, e quindi giocheranno la semifinale in casa.

Un vantaggio tutt’altro che secondario, anche se le recenti ferite di Italia-Svezia e Italia-Macedonia, maturate a Milano e Palermo, ricordano che non esistono sicurezze assolute. L’eventuale finale playoff, invece, sarà decisa dal sorteggio: e tra Roma o Milano da un lato, e Belgrado o Budapest dall’altro, la differenza potrebbe essere enorme.

Il quadro europeo è ormai definito: le prime 12 dei gruppi di qualificazione andranno direttamente al Mondiale 2026, che si disputerà in Canada, Stati Uniti e Messico. Tra queste, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Inghilterra, Austria, Svizzera, Norvegia, Germania, Danimarca, Croazia e probabilmente Belgio sono ormai lanciate verso la qualificazione diretta.

Resta dunque da definire il gruppo delle seconde classificate, che insieme alle 4 migliori della Nations League si giocheranno gli ultimi quattro posti europei. Per l’Italia la situazione è favorevole: gli azzurri, nella Top 10 del ranking FIFA, saranno in prima fascia insieme a Turchia, Ucraina e Svezia.

Ciò significa che in semifinale affronteranno una squadra della quarta fascia, con rivali possibili come Galles, Romania, Nord Irlanda o Moldova. Il debutto è fissato per il 26 marzo 2026. Il pericolo maggiore per l’Italia potrebbe arrivare in finale. Tra le squadre di seconda e terza fascia figurano infatti Scozia, Polonia, Cechia, Serbia, Ungheria, Slovacchia, Bosnia e Nord Macedonia. (continua dopo la foto)

Le più insidiose? Senza dubbio la Scozia, che a Glasgow sa trasformarsi in una squadra temibile e arrembante, e l’Ungheria, che negli ultimi anni ha mostrato un calcio fisico, organizzato e con ottima personalità. Giocare in Budapest, nel clima del “Puskás Aréna”, sarebbe una prova di nervi per chiunque.

Gattuso, le insidie del sorteggio

Il 31 marzo, appena cinque giorni dopo le semifinali, si giocheranno le finali playoff: solo allora sapremo se l’Italia sarà tra le 48 nazionali pronte a partire per il nuovo Mondiale a tre continenti.

Mai come stavolta, i playoff sembrano una corsa a ostacoli. Tra incroci di ranking, recuperi della Nations League e scontri diretti ravvicinati, ogni errore potrebbe essere fatale. La certezza è una: l’Italia, dopo le grandi delusioni del passato recente, ha tutte le carte per tornare dove deve stare.

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