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Pep Guardiola, anno orribile: le vere ragioni della crisi del Mister più famoso del mondo

Pep Guardiola vive l’anno più difficile della sua carriera e della sua vita personale. In un’analisi approfondita sul Corriere della Sera, Paolo Condò ha svelato i veri motivi della crisi profonda dell’allenatore e del City. Dopo il contratto rinnovato a sorpresa, il disastro dei risultati sul campo, il processo per presunte violazioni del Fair Play Finanziario e la dolorosa separazione dalla moglie Cristina dopo 30 anni di matrimonio, il tecnico catalano sta affrontando una tempesta emotiva che sembra non finire mai.

La domanda che molti si pongono è: cosa ha influenzato la sua decisione di rimanere al City? La stagione 2025 è iniziata sotto una nuvola nera. Nonostante alcuni successi sporadici, la squadra ha mostrato segni di cedimento, con risultati deludenti come il pareggio per 2-2 contro il Brentford, dopo essere stata in vantaggio di due gol, e il clamoroso 3-3 contro il Feyenoord in Champions League.

I problemi non si limitano solo al terreno di gioco. Un altro fattore che sta pesando sulla psiche di Guardiola è il processo legale che coinvolge il City, accusato di aver violato il Fair Play Finanziario con 130 presunte infrazioni. La situazione potrebbe portare a sanzioni gravi, inclusa la retrocessione dalla Premier League, minando ulteriormente la serenità di un tecnico che ha sempre cercato di mantenere il controllo su ogni aspetto della sua carriera.

L’annus horribilis di Guardiola non si limita al calcio. La separazione dalla moglie Cristina, con cui ha condiviso 30 anni di matrimonio, è un altro duro colpo. La notizia è trapelata recentemente, quando El Periodico di Barcellona ha riportato per primo la fine della loro relazione. La difficile situazione familiare ha influito sullo stato d’animo del tecnico, che ha dovuto affrontare una battaglia personale mentre cercava di mantenere una facciata professionale davanti ai suoi giocatori e al pubblico. (continua dopo la foto)

Nonostante tutto, Guardiola ha deciso di rinnovare il suo contratto per altri due anni, una mossa che ha sorpreso molti, inclusi i suoi più stretti confidenti. In estate, la gestione prudente del mercato, con l’unico acquisto di Savinho e la scelta di non rinforzare troppo la squadra, era stata vista come un tentativo di prepararsi al peggio, in vista del processo che incombe sul club.

La cessione di Cole Palmer al Chelsea e la decisione di richiamare il veterano Gundogan, un altro passo verso il passato piuttosto che verso il futuro, sono stati segni di un Guardiola forse in cerca di stabilità in un momento turbolento. L’allenatore ha deciso di puntare su una squadra che conosce bene, sperando che l’esperienza dei giocatori più anziani lo aiutasse a superare il periodo difficile.

Pep Guardiola, fra problemi e “comfort zone”

In un momento di forte turbamento emotivo, Guardiola ha trovato nella sua squadra una sorta di “comfort zone“. Nonostante le difficoltà esterne, il City è il luogo dove l’allenatore catalano ha potuto concentrarsi sul lavoro, come spesso fanno coloro che affrontano periodi di crisi personale. A confermare questo stato di dedizione è stato anche il suo attaccante, Erling Haaland, che ha ammesso di non aver mai visto Pep così impegnato nel suo lavoro.

Il futuro di Guardiola e del City è appeso alla sfida in Champions League contro il Paris Saint-Germain, allenato dal suo vecchio rivale Luis Enrique. La gara con il Psg rappresenta l’occasione per Pep di ridare slancio alla stagione, evitando che la crisi si trasformi in una disfatta completa. Con una nuova sconfitta, Guardiola potrebbe trovarsi a fare i conti con un addio definitivo.

Il 54° compleanno di Pep Guardiola, che cade domani, non sarà un momento di celebrazione. Il tecnico è in un periodo di grande difficoltà, tanto sul piano personale quanto professionale. La sua decisione di rimanere al City potrebbe essere la scelta di chi cerca stabilità in mezzo alla tempesta, ma resta da capire quanto la pressione esterna e le sfide interne possano continuare a influenzare il suo futuro.

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