Peggioramento rapido e identificazione tardiva della causa
Nei giorni successivi, lo stato di salute di Jasmine si è aggravato rapidamente. Un accesso d’urgenza in pronto soccorso ha permesso di identificare un importante accumulo di liquido nella cavità toracica, rendendo necessario il trasferimento immediato presso il Maine Medical Center e il ricovero in terapia intensiva pediatrica. Nonostante gli sforzi dei sanitari, la giovane è andata incontro ad arresto cardiaco e il decesso è avvenuto il 1° agosto 2021, a pochi giorni dal suo sedicesimo compleanno. Solo in seguito, gli accertamenti hanno rilevato che la causa dei sintomi era una leucemia linfoblastica acuta (LLA), patologia ematologica che, se identificata tempestivamente, presenta un elevato tasso di curabilità.

Procedimento giudiziario e risarcimento record
La madre della ragazza, Lyndsey Sutherland, ha avviato un’azione legale contro il Mid Coast Medical Group, contestando la negligenza medica nell’approccio diagnostico e terapeutico riservato alla figlia. Secondo l’avvocato della famiglia, Meryl Poulin, l’esito sarebbe potuto essere diverso se la malattia fosse stata riconosciuta tempestivamente e trattata con cure adeguate.
Il tribunale, dopo aver esaminato la documentazione e ascoltato le testimonianze, ha assegnato alla famiglia un maxi-risarcimento di 25 milioni di dollari, suddivisi in 10 milioni per la perdita subita e 15 milioni per il dolore e la sofferenza patiti. La sentenza, emessa dalla giuria il 30 ottobre, sottolinea la gravità delle omissioni riscontrate e invita a una maggiore attenzione nella valutazione dei sintomi atipici nei pazienti giovani.