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Ospedali e pronto soccorso nel caos, allarme in Italia: cosa sta succedendo

In questi mesi, il già fragile sistema sanitario italiano è messo ulteriormente sotto pressione. Secondo i dati diffusi da Anaao Assomed, la carenza di medici rischia di aumentare del 20% nelle prossime cinque settimane, aggravando una situazione definita «insostenibile». I pronto soccorso sono al limite, i turni saltano e crescono anche gli episodi di violenza nei reparti. Un’emergenza cronica che ogni estate si ripresenta, peggiorando anno dopo anno.

Ospedali senza personale: salta un medico su cinque

A lanciare l’allarme è Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao Assomed: «Chi resta in corsia fa salti mortali». Durante i mesi estivi, gli organici si riducono ulteriormente e molti reparti vengono accorpati. I medici costretti a restare in servizio si trovano a gestire un carico di lavoro al limite della sopportazione, con ferie negate o ridotte all’osso. Il quadro è aggravato da anni di tagli: negli ultimi dieci, sono stati eliminati 35mila posti letto e almeno 10mila medici.

Il blocco delle assunzioni, ancora in vigore, continua a pesare sulle strutture, rendendo impossibile garantire una copertura completa dei turni. Secondo i dati del sindacato, i dirigenti medici hanno accumulato oltre 5 milioni di giornate di ferie mai godute, né monetizzate. «Sono ferie perse – sottolinea Di Silverio – che si traducono in un obbligo alla rinuncia».

Infermieri allo stremo: ferie bloccate e doppi turni

Non va meglio agli infermieri. Il presidente del sindacato Nursing Up, Antonio De Palma, ha parlato con l’ANSA di una situazione esplosiva: «Il 50% degli infermieri chiede le ferie a luglio e agosto, ma spesso vengono negate». Chi resta in servizio è costretto a coprire doppi turni e fare straordinari continui. E mentre il personale diminuisce, aumentano le emergenze: colpi di calore, turisti malati, richieste di assistenza domiciliare. Le regioni più in difficoltà sono Lombardia, Piemonte e Campania, ma anche la Toscana segnala gravi criticità: centinaia di turni scoperti, ferie non pagate, straordinari accumulati.

Le località turistiche sono le più colpite: i pronto soccorso di Viareggio, Ravenna, Rimini, Garda, Gallipoli e Tropea sono al collasso. Lo stesso Daniele Carbocci di Nursind parla di un sistema che «ogni estate si ripete, senza soluzioni». A farsi sentire è anche la politica: Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, denuncia una sanità senza investimenti, con «ritardi sui fondi Pnrr» e un «rapporto spesa sanitaria/Pil tra i più bassi degli ultimi 17 anni».

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