L’incubo nella provincia di Taranto
In un piccolo comune della provincia di Taranto, l’orrore si è palesato in tutta la sua crudeltà . Un uomo di 51 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale sulla figlia quattordicenne della sua compagna. Gli abusi erano un segreto nascosto dietro muri che avrebbero dovuto proteggerla. Grazie al sostegno delle sue insegnanti, la verità è venuta a galla, permettendo alla giustizia di fare il suo corso.
Dopo mesi di silenzio, la giovane ha trovato il coraggio di confidarsi con le sue compagne di classe e poi con le insegnanti. La loro reazione immediata ha portato alla segnalazione alle autorità , che hanno avviato indagini approfondite. Il racconto della ragazza, ascoltato in modalità protetta, ha fornito un quadro chiaro dei terribili abusi subiti. (Continua…)

Pesanti accuse contro l’indagato
L’accusa è di violenza sessuale nei confronti di minori. L’indagine, guidata dal giudice Giovanni Caroli e dal pubblico ministero Francesca Colaci, ha scoperto che l’uomo sfruttava l’assenza della madre della ragazza per compiere gli atti criminali. Le indagini hanno rivelato un quadro sconvolgente di **molestie sessuali** che si protraevano da mesi.
Le indagini, supportate da intercettazioni ambientali, hanno raccolto prove cruciali. La giovane, ascoltata con la massima cura e attenzione, ha confermato i dettagli del suo calvario, permettendo agli inquirenti di avanzare con fiducia. Ogni parola era un tassello che completava il mosaico del suo doloroso racconto.
Gli avvocati Vito Passarelli e Angelo Traetta hanno dichiarato: «Gli accertamenti in corso riguardano presunte molestie nei confronti di una minore. Allo stato – dichiarano i legali – non vi è alcuna conferma di responsabilità a carico del nostro assistito. Si ripone piena fiducia nell’operato degli inquirenti affinché venga fatta completa chiarezza». Le indagini continuano, con l’obiettivo di portare alla luce tutta la verità .
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