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L’odore terribile e poi la scoperta sconvolgente della polizia: cosa trovano

Tra i cespugli di un terreno abbandonato, una sera di metà luglio un passante con il proprio cane è stato attirato da un odore insopportabile: una presenza in decomposizione, nascosta tra sterpaglie e silenzio, ha interrotto la routine del quartiere. Era intorno alle 19:30 quando il ritrovamento ha svelato un corpo femminile in avanzato stato di decomposizione — con evidenze che lasciano pensare fosse lì da almeno due settimane — una scoperta che ha acceso subito l’attenzione della scientifica, giunta sul posto per avviare rilievi accurati e ipotesi investigative che spaziano dall’investimento alla violenza non ancora evidente

Il gelo e l’assurdità della scena evocano un precedente doloroso: il caso di Villa Pamphili, dove il ritrovamento senza vita di un’altra donna aveva già scosso la coscienza della città, accendendo un’onda di sgomento collettivo e interrogativi profondi sui contorni della tragedia romana. Anche in questo caso, mentre l’autopsia resta l’unica chiave per decifrare dinamiche e identità, l’ombra di quel precedente tragico torna a farsi presenza, mettendo sulla scena una nuova inquietudine.

Roma, ritrovato cadavere di donna in decomposizione

Roma, ritrovato cadavere in decomposizione

Un forte odore e pungente ha condotto un passante, accompagnato dal proprio cane, a segnalare la presenza di qualcosa di anomalo in una zona poco frequentata di via del Mandrione, a Roma. Erano le 19:30 quando, nei pressi del civico 385 e vicino ai binari ferroviari adiacenti la stazione Roma-Casilina, tra le sterpaglie di un campo, è stato scoperto il corpo senza vita di una donna. Il cadavere, secondo quanto riscontrato dagli operatori intervenuti, si trovava in avanzato stato di decomposizione, indicando una permanenza sul posto di almeno due settimane.

Roma, ritrovato cadavere di donna in decomposizione

Intervento delle forze dell’ordine e primi rilievi

Sul luogo del ritrovamento sono giunti gli agenti della Polizia e gli esperti della scientifica per effettuare i rilievi necessari. L’area, caratterizzata da isolamento e scarsa illuminazione nelle ore serali, è stata subito delimitata. I primi accertamenti esterni sul corpo non hanno evidenziato segni evidenti di violenza. Tuttavia, solo gli esami autoptici potranno chiarire le cause esatte del decesso e rilevare eventuali lesioni non visibili ad un’analisi superficiale.

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