In geofisica, il terremoto, detto anche sisma o scossa tellurica, è una vibrazione o assestamento della crosta terrestre, provocato dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo. Tale spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all’interno della crosta terrestre provocando una lenta deformazione fino al raggiungimento del carico di rottura con conseguente liberazione di energia elastica in una zona interna della Terra detta ipocentro, tipicamente localizzato in corrispondenza di fratture preesistenti della crosta dette faglie. Quasi tutti i terremoti che avvengono sulla superficie terrestre sono concentrati in prossimità dei margini tra due placche tettoniche. In questi ultimi giorni si stanno verificando diversi terrimoni in Campania e precisamente nella zona dei Campi Flegrei dove ieri sera c’è stato un nuovo terremoto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nuovo terremoto ai Campi Flegrei, gente in strada dopo la scossa: esplode il panico
Lo sciame sismico dei Campi Flegrei continua a far paura. Nella zona di via Pisciarelli, epicentro del terremoto, al confine tra il Comune di Pozzuoli ed Agnano, frazione di Napoli, durante la notte tra il 2 e il 3 Ottobre 2023 la gente è rimasta in strada. Alcuni si sono fatti coraggio e sono tornati nelle loro abitazioni, ma molti hanno ancora paura. La scossa di terremoto si è verificata poco dopo le 22: secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto una magnitudo di 4.0 ed una profondità di 3 chilometri.
Come riportato da Open, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro De Vito ha detto ai microfoni di Canale 21 che “si è trattato di un terremoto superficiale, le persone lo hanno sentito bene soprattutto nell’area di Agnano, più vicina all’epicentro. Ci aspettiamo anche altri eventi, ma al di là di qualche calcinaccio caduto, allo stato non sembra ci siano danni importanti alle strutture. L’attività sismica prosegue e proseguirà. Su questo nessun dubbio. Il sollevamento del suolo continuerà. La difese da adottare consistono nei comportamenti corretti da tenere. Bisogna gestire la paura e fare tutte le verifiche del caso agli edifici. I terremoti non sono prevedibili ma posso assicurare che si sta facendo di tutto per mitigare gli effetti del sisma”. I Vigili del Fuoco hanno fatto sapere che non ci sono state richieste di interventi. (Continua a leggere dopo la foto)
Due scenari possibili
Nei giorni scorsi Doglioni, come riportato da Open, ha detto che sono due gli scenari possibili di evoluzione per i Campi Flegrei. Quello migliore è che la crisi di bradisismo in corso termini come era accaduto per quella del 1983-84. Quello peggiore è un’eruzione simile a quella del 1538: “Lo scenario meno critico è una situazione analoga alla crisi del 1982-84, che è durata 2 anni poi si è fermata. Al momento lo scenario più critico è un’eruzione come quella del Monte Nuovo. Si tratta di “un evento molto diverso da quello avvenuto 39 mila anni fa, quando l’eruzione liberò oltre 400 metri cubi di materiale”. Nel caso di un’eruzione, ha aggiunto il presidente dell’Ingv, “non sappiamo né quando né dove, potrebbe avvenire e, per quanto piccola, provocherebbe un disagio sociale». In ogni caso «è impossibile pensare che i Campi Flegrei si spengano perché sono un vulcano attivo”.