
L’NBA entra nel vivo e ogni giorno che passa è un avvicinarsi alla finalissima. Ma ci sono ancora un bel po’ di sfide da giocare per la seconda fase dei playoff NBA, dove ogni partita è una battaglia fra giganti. Sono iniziate le semifinali di Conference, e già la prima serata ci ha regalato due colpi di scena clamorosi: il fattore campo è saltato, i pronostici sono stati ribaltati e le serie si sono subito incendiate.
Aaron fa l'in-Gordon e si prende tutto nella notte di Oklahoma City: Thunder battuti e 1-0 Denver nella serie. Blitz esterno anche dei Knicks, che sbancano Boston con l'insospettabile. Signori, i Playoffs Nba promettono bene… https://t.co/ho4GkzkjwR pic.twitter.com/eDKnAKPSdf
— M&M Football House (@MMFootballHouse) May 6, 2025
Boston Celtics – New York Knicks 105-108 (Serie: 0-1)
Sembrava fatta per Boston, padrona di casa e favorita d’obbligo. I Celtics dominavano con 20 punti di vantaggio nel terzo quarto, ma qualcosa si è inceppato. Allora i Knicks, duri come il cemento di Manhattan e ispirati come jazzisti di Harlem, hanno cominciato la loro lenta e inesorabile rimonta. Il tempo regolamentare non è bastato: ci sono voluti i supplementari per scrivere il finale, con un 105-108 adatto solo ai cuori forti.
Decisivo un Jalen Brunson formato eroe, supportato da una difesa feroce e da un’energia che ha ribaltato inerzia e risultato. Boston ora è avvisata: questa serie sarà una battaglia. Ma i Celtics avranno l’occasione di rifarsi molto presto, a patto di non perdere un’altra volta la bussola con la partita quasi in tasca.
Oklahoma City Thunder – Denver Nuggets 119-121 (Serie: 0-1)
Dall’altra parte del continente, lo sceriffo balcanico ha messo subito le cose in chiaro: Nikola Jokic non ha alcuna intenzione di abdicare. In un match tiratissimo, i Denver Nuggets espugnano il campo dei Thunder con un pirotecnico 119-121, interrompendo la striscia di imbattibilità casalinga degli avversari che durava da un mese.
La prestazione di Jokic è roba da tramandare: 42 punti e 22 rimbalzi, un dominio totale contro una Oklahoma forse troppo emozionata dalla responsabilità causata dal ruolo di testa di serie e dal fatto di essere la grande sorpresa del torneo. I giovani di OKC hanno tenuto testa fino alla fine, ma nel momento decisivo sono mancati di cinismo, quello che invece ai campioni in carica non manca di sicuro. E ora si attende con ansia gara-2.
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