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Natisone, la mamma di Patrizia si rivolge a chi ha fatto i video

Natisone, la mamma di Patrizia si rivolge a chi ha fatto i video – Quella del Natisone è una tragedia che ci ha colpiti tutti. Tre ragazzi sono rimasti vittime di un dramma indicibile: Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar. Oggi il «Corriere della Sera» ha intervistato Emanuel Marini, il volontario della Protezione civile che ha trovato il corpo senza vita di Patrizia, e che dopo il ritrovamento ha abbracciato i suoi genitori. (continua a leggere dopo le foto)

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Tragedia del Natisone, la mamma di Patrizia rompe il silenzio

«Ci siamo abbracciati, poche parole. I genitori mi hanno chiesto del braccialetto, della collanina. Li ho descritti, un cenno con il capo, erano quelli di Patrizia Cormos. Avrei voluto essere ambasciatore di buone notizie, non di morte», ha raccontato Emanuel Marini, volontario della Protezione Civile. Il corpo di Patrizia Cormos era in una piccola insenatura. «L’ho notata mettendo la testa in un pertugio. Era voltata di schiena, ricoperta da detriti», ha detto l’uomo. (continua a leggere dopo le foto)

Le parole del soccorritore Emanuel Marini

Emanuel Marini ha sperato fino alla fine che la ragazza fosse viva: «Sono andato lì perché mi hanno chiesto di dare il mio contributo e perché sentivo di farlo. Proprio perché la mia speranza era di trovare persone vive. Quando ho visto il corpo della ragazza ho ascoltato i battiti, il respiro. Nulla».

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