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Napoli, De Laurentiis durissimo: “È un cesso!”, con chi ce l’ha

Durante il Football Business Forum organizzato alla SDA Bocconi, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha espresso un giudizio estremamente negativo sullo stato dello stadio Diego Armando Maradona e sulla gestione delle infrastrutture nel calcio italiano. “Lo stadio Maradona è un cesso“, ha dichiarato, evidenziando il forte divario esistente rispetto agli impianti dei principali club europei.

De Laurentiis ha sottolineato come il Napoli abbia ricavi nettamente inferiori rispetto alle società di vertice in Europa. “Anche il Paris Saint-Germain gioca in uno stadio che non possiede direttamente, ma riesce a generare 100 milioni di euro l’anno di incassi. Noi, invece, con le attuali condizioni dello stadio, possiamo arrivare a 3 milioni al massimo”, ha spiegato il presidente partenopeo, mettendo in evidenza le difficoltà nel competere sul mercato dei calciatori.

Il numero uno del Napoli ha inoltre ripercorso i problemi strutturali derivanti dai lavori effettuati in occasione di Italia ’90: “È stato compiuto un disastro, si sono sperperati fondi pubblici senza ottenere risultati adeguati. Ora mi trovo nella posizione di dover intervenire mentre la squadra è in attività, con un impatto economico molto pesante”.

Il presidente ha posto l’accento sulla necessità di creare strutture moderne e funzionali per i tifosi. In particolare, De Laurentiis ha richiesto la realizzazione di ampi parcheggi per favorire l’accesso allo stadio in auto in condizioni di sicurezza. “Chi sostiene che si possa raggiungere lo stadio solo con i mezzi pubblici non è realista. I tifosi vogliono utilizzare la propria auto e trovarla integra a fine partita. Occorre uno stadio moderno e centrale nella città”, ha affermato.

Stadio Diego Armando Maradona durante una partita tra Napoli e Inter

Nel corso del suo intervento, De Laurentiis ha criticato la classe politica per la mancata attenzione verso il calcio. Ha inoltre citato una conversazione con Roberto Saviano riguardo ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo dei club calcistici.

Nella parte conclusiva, il presidente del Napoli ha rivolto un messaggio diretto ai responsabili delle principali istituzioni calcistiche, tra cui Gianni Infantino e Aleksander Ceferin. De Laurentiis ha espresso preoccupazione circa la possibile svalutazione dei campionati nazionali a favore delle competizioni europee.

“Dobbiamo evitare che il valore delle nostre leghe venga ridotto. Se la tendenza prosegue, rischiamo di doverci limitare a un solo campionato europeo“. Le dichiarazioni di De Laurentiis riaccendono il dibattito sulla gestione degli impianti sportivi italiani e sul futuro del calcio nazionale nel contesto delle grandi sfide internazionali.

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