
Doveva essere il colpo che alzava l’asticella europea, ma per ora Kevin De Bruyne fatica a incidere con la maglia del Napoli. Dopo le prime cinque giornate di campionato ha messo a referto 3 gol, due su rigore e uno su punizione fortunosa a Sassuolo, senza però mostrare quella genialità che lo ha reso uno dei centrocampisti più forti al mondo.
Conte ha un metodo: perdona De Bruyne e avvisa il Napoli https://t.co/IB4atpWscP
— Repubblica (@repubblica) October 1, 2025
Arrivato a 33 anni e non ancora al top della condizione, il belga non ha garantito l’impatto che in molti si aspettavano. Il confronto diretto con Luka Modric nel big match contro il Milan ha reso ancora più evidente il problema: il croato, a 40 anni, ha mostrato fame e mentalità da campione, prendendo per mano i rossoneri dall’inizio alla fine, mentre De Bruyne ha faticato a trovare il suo posto nello scacchiere partenopeo.
La questione non è solo fisica o anagrafica, ma anche tattica. Per inserire De Bruyne, Antonio Conte ha sacrificato parte dell’equilibrio della squadra, soprattutto dal punto di vista della solidità difensiva, aspetto che per lui è sempre stato imprescindibile. (continua dopo la foto)

Il parallelo che molti addetti ai lavori prendono come riferimento è quello con Christian Eriksen all’Inter, nel 2020: anche lui arrivò come campione affermato, ma per molto tempo non trovò una collocazione precisa nel 3-5-2 del tecnico salentino, finendo per giocare poco e spesso fuori ruolo.
Oggi la situazione sembra simile. Nel 4-3-3 che ha portato Conte allo scudetto, De Bruyne non ha una posizione naturale. Per provare a integrarlo, il tecnico ha già testato soluzioni alternative: un 4-1-4-1 asimmetrico con McTominay costretto a limitare la fase offensiva, o un centrocampo a quattro che assegna al belga compiti diversi, dal playmaker alla mezzala, fino al trequartista.
Per ora, però, l’unico ruolo in cui De Bruyne ha dato garanzie è quello di regista basso, posizione che copre grazie alle sue qualità tecniche, ma senza incidere come ci si attende da lui in fase offensiva. (continua dopo la foto)

Le prossime settimane diranno se il belga riuscirà a trasformarsi nel leader che il Napoli cercava. I tifosi sperano che il De Bruyne visto finora sia lontano dal su massimo rendimento, ma i segnali non sono incoraggianti: nel primo big match dell’anno, quando c’era da alzare i giri del motore, il suo è apparso ingolfato. Fino alla sostituzione che ha generato tante polemiche.
Per Conte, che ha sempre costruito le sue squadre sull’equilibrio e sull’impenetrabilità della difesa, la sfida è suggestiva ma non semplice: trovare un assetto che permetta a De Bruyne di brillare senza snaturare l’impianto che ha portato il Napoli al successo. In caso contrario, il rischio è di trovarsi di fronte a un nuovo “caso Eriksen”.
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