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Napoli, che mazzata per Lukaku: ora Conte trema, il responso drammatico

Napoli, il colpo è durissimo e lascia tutti sotto shock: sono arrivati i risultati degli esami di Romelu Lukaku, fermo ai box dopo l’infortunio subito nell’amichevole contro l’Olympiacos. E sono notizie peggiori di quanto ci si sarebbe immaginati. La società partenopea ora è in totale emergenza in attacco, reparto che ha perso anche Raspadori e Simeone.

Tra Serie A e Champions League, il cammino azzurro inizierà con un’assenza pesante, mentre la squadra valuta strategie di mercato e soluzioni d’emergenza per tamponare il vuoto lasciato dal belga. Il report ufficiale del Napoli non lascia spazio a illusioni: Lukaku ha riportato una lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra.

Si tratta di un muscolo fondamentale per scatti, potenza e cambi di direzione, elementi centrali nel gioco dell’attaccante belga. Dopo gli accertamenti strumentali al Pineta Grande Hospital, il calciatore ha già iniziato l’iter riabilitativo ed è previsto anche un consulto chirurgico per valutare eventuali interventi.

In assenza di complicazioni, il rientro potrebbe avvenire non prima di dicembre, con un periodo di stop stimato intorno ai tre mesi. Tuttavia, qualora si renda necessario un intervento chirurgico per ricomporre la rottura quasi completa delle fibre muscolari, i tempi potrebbero dilatarsi fino a cinque mesi.

La cautela è d’obbligo: Lukaku basa il suo gioco sulla forza fisica, sulla velocità e sulla capacità di cambiare direzione rapidamente, elementi che richiedono un recupero completo e graduale per evitare ricadute.

Il Napoli non può permettersi di restare scoperto davanti. In queste ore sono stati sondati diversi profili per sostituire temporaneamente Lukaku: Rasmus Højlund, ex Atalanta, e Joshua Zirkzee, ex Bologna, entrambi in uscita dal Manchester United; Nicolas Jackson, attaccante del Chelsea che non troverà spazio in Premier League.

Infine, c’è una pista italiana che porta a Nikola Krstović del Lecce. La società privilegia formule di prestito per limitare gli investimenti, ma la priorità è quella di garantire continuità e incisività al reparto offensivo, costretto a fare a meno per lungo tempo del suo leader indiscusso.

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