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Napoli, Antonio Conte si trova nuovamente a dover affrontare una situazione d’emergenza, ma gli azzurri restano lì, a un solo punto dall’Inter capolista, con lo scontro diretto di sabato al Maradona come crocevia fondamentale della stagione. L’allenatore azzurro ha già dimostrato di sapersi adattare con soluzioni inedite, e ora dovrà fare i conti con l’assenza di Anguissa, l’ennesimo tassello fondamentale perso lungo il cammino.
Pedullà: “A Como non sembrava il Napoli di Conte. La partita contro l’Inter psicologicamente vale la stagione“
— Sportitalia (@tvdellosport) February 25, 2025
Il commento di Alfredo Pedullà sul periodo che sta attraversando il Napoli di Antonio Conte#sportitalia #napoli #conte pic.twitter.com/ripRUwpquU
Nonostante i recuperi parziali di Buongiorno, Olivera e Spinazzola, il tecnico deve far fronte a una rosa che, anche al completo, presenta lacune in alcuni ruoli. Eppure, con una squadra rimaneggiata e dopo la cessione del suo miglior giocatore, Conte è riuscito a mantenere il Napoli a un solo punto dalla vetta alla classifica, dimostrando ancora una volta il peso della sua guida tattica.
Le possibili scelte: 3-5-2 a specchio o ritorno al 4-3-3? Il Napoli ha già variato molto sotto la gestione Conte, alternando la difesa a tre con il 4-3-3 e persino un 4-2-3-1. Contro l’Inter, l’idea più logica potrebbe essere quella di specchiarsi con il sistema di gioco nerazzurro, optando per un 3-5-2.
La coppia Lukaku-Raspadori si occuperebbe di pressare due dei tre centrali dell’Inter, con McTominay incaricato di chiudere sul terzo. Sulle fasce, Politano e Spinazzola garantirebbero copertura, mentre Billing potrebbe prendere il posto di Anguissa in mediana.
Napoli, Antonio Conte pensa alle mosse anti-Inter
Il rischio? La gestione delle uscite dei tre centrali (Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno) sulle mezzali nerazzurre, con il pericolo di scoprirsi sui cambi di posizione. L’alternativa sarebbe tornare al 4-3-3, con un tridente composto da Politano, Lukaku e Spinazzola, in modo da creare parità numerica con la difesa interista e al tempo stesso coprire le avanzate degli esterni avversari.
Un’opzione potrebbe essere anche il 4-2-3-1, con McTominay trequartista alle spalle di Lukaku per evitare di far percorrere troppi metri a Lobotka nel pressing sul regista nerazzurro. Qualunque sia la scelta finale, Conte ha già dimostrato di poter trovare soluzioni efficaci anche nelle situazioni più difficili.
Con l’Inter dell’andata si era visto un Napoli aggressivo uomo su uomo, e sabato il tecnico azzurro dovrà nuovamente ideare una strategia per colmare il divario tecnico con i nerazzurri. L’emergenza aguzza l’ingegno, e Conte, da sempre maestro dell’adattamento, potrebbe stupire ancora.
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