Le parole dei colleghi
Secondo quanto riporta il Daily Mail, sulla morte di Leo un bancario junior avrebbe dichiarato: “Penso che quello che vogliamo tutti è semplicemente il riconoscimento di cosa è successo anziché negare che abbia avuto qualcosa a che fare con il lavoro. Vorremmo cominciare ad avere una conversazione che aiuti a migliorare la vita dei giovani bancari, una conversazione che sarebbe dovuta iniziare da tempo. Invece, non fa che peggiorare”. Un ex impiegato ha fatto presente di essersi licenziato lo scorso anno proprio a causa degli orari improponibili: “Ero al punto da svegliarmi con la nausea e la necessità di vomitare. La mia salute mentale era sotto i piedi e non c’era aiuto dal team”.(Continua a leggere dopo le foto)
Bank of America ha dichiarato, intanto, che la loro “completa attenzione è sul fare tutto ciò che è possibile per supportare il nostro team e la famiglia, entrambi devastati”, e pagheranno per il funerale. Sulle lamentele scatenate dalla morte di Leo e le grida per condizioni di lavoro migliori, la banca non ha commentato. L’ex bancario Christopher Perkins, co fondatore dei Veterani di Wall Street, ha richiesto un’indagine sulla morte di Leo Lukenas: “Ti stiamo tenendo d’occhio, Bank of America, e ci aspettiamo da te completa trasparenza, assoluta responsabilità e il pieno sostegno alla famiglia”.